Sicurezza / La novità

Sull'autostrada Venezia-Padova la prima auto elettrica per la polizia stradale

Sarà una Tesla Model X, che abbina gli aspetti green a soluzioni tecnologicamente avanzate, con prestazioni su strada altamente performanti: la sua entrata in servizio è prevista all'inizio del 2024

VENEZIA. Sulla tratta autostradale tra Venezia e Padova, gestita da Concessioni Autostradali Venete, opererà il primo veicolo elettrico in Italia allestito per la polstrada, una Tesla Model X, presentata a Padova, al compartimento di polizia stradale per il Veneto, presente il Capo della Polizia Vittorio Pisani.

Acquistata da Cav Spa ad uso operativo della Polstrada di Venezia, nell'ambito di una gara d'appalto indetta per la fornitura di un veicolo a zero emissioni, la nuova vettura della Polstrada abbina gli aspetti più green dei moderni mezzi elettrici a soluzioni tecnologicamente avanzate, con prestazioni su strada altamente performanti ma sostenibili.

La Tesla Model X è dotata di una batteria da 100 kWh che permette il funzionamento di tutti gli apparati di bordo ed è in grado di raggiungere una velocità massima di 262 chilometri all'ora, con un'accelerazione da 0 a 100 in 3,9 secondi.

La sua entrata in servizio è prevista all'inizio del 2024, e permetterà di implementare i servizi di controllo e sicurezza sulle tratte di competenza di Cav (A4 Padova-Venezia, Passante di Mestre, A57 Tangenziale di Mestre e Raccordo Marco Polo), attraversate ogni giorno da 210 mila veicoli.

Insieme all'elettrificazione dei propri veicoli e di quelli della Polizia Stradale, Cav sta implementando anche i punti di ricarica, sia nella propria sede di Marghera, alla barriera di Venezia Mestre, che lungo la rete gestita, con colonnine a servizio dell'utenza previste in corrispondenza delle uscite autostradali di Padova Est, Spinea e Preganziol, tutte fruibili H24 e accessibili anche dalla viabilità ordinaria.

Postazioni di ricarica rapida saranno presto disponibili anche nelle aree di servizio di Arino Est ed Ovest e Marghera Est.

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