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Più attenzione agli attacchi informatici, Trento partecipa a "Cybersecurity"

Oggi l'evento con duemila utenti connessi anche da altre tre città italiane (Bolzano, Bologna e Schio) per un confronto sul tema della sicurezza digitale e delle strategie da adottare per le pubbliche amministrazioni. Hanno partecipato anche i presidenti Fugatti, Kompatscher e Bonaccini: nuovi e crescenti rischi necessitano di strategie locali, nazionali ed europee

TRENTO. Nella nuova società digitale, la vita quotidiana - dalla salute dei cittadini alla competitività delle imprese e dei territori - dipende sempre più dalle infrastrutture e dai servizi digitali. Pertanto, diventa essenziale aumentare le difese contro minacce che nascono a livello mondiale e agiscono a livello locale.

È questo il messaggio che arriva dalla conferenza Cybersecurity, organizzata da Cerchio Ict in contemporanea in quattro città (Trento, Bolzano, Bologna e Schio, oltre 2.000 gli utenti collegati online), sul tema della sicurezza digitale e delle strategie da adottare per le pubbliche amministrazioni.

La conferma dell'attualità della sicurezza digitale arriva dal Report sugli attacchi cyber in Italia nel primo semestre 2022, pubblicato dall'Osservatorio Exprivia, secondo il quale in Italia sono stati lanciati, nei primi sei mesi del 2022, quasi 1200 attacchi informatici contro istituzioni, società, centri di ricerca ed industrie che hanno messo a repentaglio informazioni strategiche e i dati di milioni di italiani.

All'iniziativa hanno preso parte, tra gli altri, realtà regionali e nazionali, quali l'Agenzia per la cybersicurezza nazionale, il Garante per la protezione dei dati personali, responsabili della polizia postale, personalità del mondo accademico ed esperti di settore.

"Alle nuove tecnologie e alla digitalizzazione - ha esordito Maurizio Fugatti, presidente della Provincia autonoma di Trento, che ha partecipato ai lavori con i colleghi presidenti Stefano Bonaccini (Emilia-Romagna) ed Arno Kompatscher (Bolzano) - si accompagnano nuovi e crescenti rischi che necessitano di strategie locali, nazionali ed europee.

La 'resilienza cyber' del Trentino, ovvero la capacità della nostra provincia di resistere ad attacchi informatici, deve prevedere la collaborazione di tutti gli attori sul territorio e riguarda tutti i settori, nessuno escluso. Le minacce crescenti e il crimine cyber - ha continuato il presidente Fugatti - hanno già colpito recentemente in Trentino e richiedono una concreta collaborazione tra tutti i livelli, una diffusione della cultura della sicurezza, una consapevolezza dei rischi e soprattutto un piano per fronteggiare e mitigare i rischi".

Proprio una settimana fa, la Provincia ha presentato gli interventi finanziati dal Pnrr che hanno l'obiettivo di potenziare entro il 2026 la capacità digitale della pubblica amministrazione trentina, e la transizione digitale dei Comuni trentini, con i nuovi servizi digitali a favore di cittadini ed imprese entro il 2024.

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