Nuove tecnologie Il futuro è dei robot

I robot soffici sono la chiave per la robotica del futuro. Ne sono convinti gli esperti che da tutto il mondo sono arrivati in Italia, a Livorno, in apertura della Soft Robot Week, la settimana internazionale dedicata ai robot più bizzarri del mondo e che il 29 e 30 ospita anche la prima competizione mondiale. Saranno in gara robot fatti di silicone e dalle forme stravaganti ispirate a polpi e bruchi, riescono a muoversi su terreni difficili con una disinvoltura decisamente maggiore rispetto a quella dei loro colleghì fatti di metallo e con tanto di braccia e gambe.

La rassegna si svolge nell’ambito del progetto europeo RoboSoft ed è organizzata dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, con l’Istituto di BioRobotica e il Centro di ricerca sulle tecnologie del mare e la robotica marina, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia (Iit). «I robot soffici stanno diventando sempre più interessanti, al punto che hanno cominciato a investire in questo settore centri di ricerca di primo piano, come l’Università di Harvard, il Mit e il Max Planck», ha detto Cecilia Laschi, dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna, che segue il coordinamento scientifico della manifestazione.

La carta vincente dei robot soffici, ha osservato Laschi, è di indicare la via giusta perché un domani riescano a lavorare accanto agli esseri umani, o magari nelle loro case. «Quella dei robot soffici - ha aggiunto - è una strada difficile, sono macchine non facili da realizzare, ma poi sono quelle in grado di funzionare meglio».

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