Un minore su tre fa amicizia online con estranei

Un minore su tre fa nuove conoscenze online e accetta amicizie da estranei. Uno su 5 poi incontra questi sconosciuti offline. In generale, 4 genitori su 10 non danno limiti all'uso del web e uno su 4 è all'oscuro delle attività dei figli connessi. Lo rileva l'indagine "La dieta mediatica dei nostri figli" presentata oggi da Moige e Polizia postale e delle comunicazioni e condotta dal professor Tonino Cantelmi dell'Università Lumsa. È pericolo cyberbullismo tra i giovanissimi, denuncia il Moige che oggi con la Polizia ha lanciato la quarta edizione della campagna di formazione e informazione "Per un web sicuro" rivolta agli studenti delle scuole medie. Dall'indagine emerge che nove ragazzi su 10 navigano abitualmente su internet, 6 su 10 lo fanno da soli e, in generale, un genitore su 4 conosce poco o per niente le attività online dei propri figli. Solo un minore su 7 si connette per studiare, mentre il 24% chatta, il 22% scarica e ascolta musica, il 18% gioca e guarda immagini. Il 30% usa la rete per trovare nuove amicizie, il 37% fa amicizia con sconosciuti e il 19% confessa di averli incontrati anche nella vita offline. Un ragazzo su tre dice inoltre di non utilizzare mai la propria identità in rete. Il 13% tra chi ha 14-20 anni si è esposto al fenomeno del sexting, mentre uno studente su 4 dichiara di aver ricevuto contenuti a sfondo sessuale. 6 adolescenti su 10 sottostimato la reale gravità della situazione affermando senza problemi di essersi divertiti nel riceve o inviare foto e video "hot". Un 'analoga percentuale ammette di aver utilizzato almeno una volta foto o video per prendere in giro qualcuno; uno su 5 dichiara di farlo spesso.

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