Fidanzato respinto a giudizio:  violato profilo Fb della ex

Un giovane si sarebbe introdotto in modo abusivo nel profilo Facebook della sua ex spedendo mail che la screditavanoad amici, inoltre avrebbe creato altri account usando il nome della ragazza, all'epoca dei fatti 18enne. Ma con i social network non si scherza: impossessarsi del profilo di un'altra persona è un reato grave, procedibile d'ufficio. Così, se anche la difesa, sostenuta dall'avvocato Mauro Bondi, riuscisse ad ottenere la remissione di querela per lo stalking, il processo comunque proseguirebbe per violazione del sistema informatico

tribunaleTRENTO - L'amore è cieco, travolgente e talvolta pure molesto. È il caso di un ventenne di Spiazzo che, forse nel maldestro tentativo di riconquistare la sua bella, ora si trova a processo per atti persecutori e per accesso abusivo ad una rete informatica. Pare infatti che il giovane si sia introdotto in modo abusivo nel profilo Facebook della sua ex spedendo mail che la screditavanoad amici, inoltre avrebbe creato altri account usando il nome della ragazza, all'epoca dei fatti 18enne. Ma con i social network non si scherza: impossessarsi del profilo di un'altra persona è un reato grave, procedibile d'ufficio. Così, se anche la difesa, sostenuta dall'avvocato Mauro Bondi, riuscisse ad ottenere la remissione di querela per lo stalking, il processo comunque proseguirebbe per violazione del sistema informatico.


I fatti contestati si collocano tra il novembre del 2011 (data della prima querela) e il marzo del 2012 (seconda querela). Secondo l'accusa, l'imputato, non accettando la fine della relazione sentimentale, minacciava e molestava la ex «in modo da cagionarle un perdurante stato di ansia e di paura e da ingenerare nella stessa timore per la propria incolumità. Era un vero e proprio pressing quello a cui vene sottoposta la ragazza: nel capo di imputazione si fa accenno a pedinamenti e appostamenti, messaggi (dai contenuti anche intimidatori e offensivi), persino contatti telefonici e personali con le amiche e il padre della vittima. Non sorprenderà che tutto ciò non sia servito a riconquistare la ragazza, anzi. Tuttavia la persecuzione pare sia ormai cessata e ieri la giovane non si è costituita parte civile.

comments powered by Disqus