Rovereto, la zanzara tigre è ritornata

Incurante della stagione bizzarra, la zanzara tigre si è già accasata in Vallagarina. A dirlo sono i dati del museo civico, che comunque tendono a tranquillizzare: almeno per il momento sia sul fronte delle larve che su quello degli insetti, la quantità o minima, rispetto ad altre stagioni. Merito certamente del meteo - che almeno in questo senso ha aiutato - ma merito pure della campagna di disinfestazione, iniziata ormai da tempo

zanzara.jpgROVERETO - Qualcuno forse se n'è già accorto, vittima dei fastidiosi insetti, ed ha già iniziato a grattarsi. Ma adesso è ufficiale anche dal punto di vista scientifico: la zanzara tigre arrivata. Incurante della stagione bizzarra, sul fronte delle temperature, si è già accasata in città. A dirlo, appunto, sono i dati del museo civico, che comunque tendono a tranquillizzare: almeno per il momento sia sul fronte delle larve che su quello degli insetti, la quantità o minima, rispetto ad altre stagioni. Merito certamente del meteo - che almeno in questo senso ha aiutato - ma merito pure della campagna di disinfestazione, iniziata ormai da tempo.
Il museo civico monitora già da settimane il territorio lagarino: sono oltre 200 le ovitrappole (appositi vasetti neri contenenti un'astina in legno) posizionate già a metà maggio nei comuni di Ala, Avio, Besenello, Isera, Mori, Rovereto e Villa Lagarina. Ma in città, per più di qualche giorno i controlli sono risultati negativi: tre sono stati i monitoraggi effettuati tra il 21 e 28 maggio e il 4 giugno, che non hanno evidenziato alcuna stazione positiva. Già qualche giorno più tardi, però, la situazione è cambiata: l'11 giugno sono risultati positivi i campionamenti in Via Porte Rosse a Lizzana e al Brione; nel quinto controllo effettuato il giorno 18 giugno è risultato positivo il campionamento in Via A. Prato a San Giorgio, e infine nel sesto controllo del 25 giugno sono risultate positive 9 ovitrappole sulle 77 presentiti nell'intero territorio comunale: zona industriale roveretana, dalla Località ai Prati alla zona di Lizzana; Noriglio; la zona del cimitero di Borgo Sacco, Marco.
Insomma, è ufficialmente iniziata l'infestazione.Il che significa, naturalmente, che devono entrare nel vivo pure le contromisure. Sul fronte dell'ente pubblico, si è mosso già qualche cosa. Sul fronte dei trattamenti larvicidi nei tombini stradali sono già iniziati: a realizzarli sono stati i lavoratori rimasti disoccupati ed impiegati nell'ambito dei lavori socialmente utili, coordinati dal servizio Conservazione della natura e valorizzazione ambientale. Più delicati i trattamenti adulticidi, che su richiesta dell'amministrazione vengono realizzati da una ditta specializzata. Quest'anno sono già stati completati due cicli di interventi nelle aree pubbliche come parchi, giardini e cimiteri, in un territorio complessivo di 19 ettari.
Ma contro la zanzara devono fare la loro parte anche i privati (informazioni sui comportamenti virtuosi sul sito del museo civico www.museocivico.rovereto.tn.it). E su questo fronte i dati non sono confortanti: ad oggi solo 200 famiglie hanno fatto richiesta per avere le compresse antilarvali per la disinfestazione di caditoie e tombini, da usare dove ci sono ristagni d'acqua. Un po' pochino. Ci si augura che siano di più coloro che stanno attenti a non avere ristagni d'acqua nei sottovasi o in eventuali fontane o cisterne in giardino o nell'orto.

comments powered by Disqus