Finti poveri,  l'ironia su internet

Redditi mini per taxi, bar, gioiellieri. In un anno portano a casa meno di 18.000 euro. Stessa situazione per parrucchieri, autosaloni, alberghi. Sono dati ancora una volta sconcertanti quelli che emergono dalle ultime dichiarazioni dei redditi (2012, anno di imposta 2011) pubblicati dal ministero dell'Economia

di Nicola Marchesoni

ADIPRIA0040120111109_3.jpgTRENTO - Redditi mini per taxi, bar, gioiellieri. In un anno portano a casa meno di 18.000 euro. Stessa situazione per parrucchieri, autosaloni, alberghi. Sono dati ancora una volta sconcertanti quelli che emergono dalle ultime dichiarazioni dei redditi (2012, anno di imposta 2011) pubblicati dal ministero dell'Economia.


Gli studi di settore parlano di un Paese in perenne conflitto con se stesso e con il Fisco. I dipendenti pubblici, che in media dichiarano 20 mila euro all'anno, sono più ricchi di professionisti che sulla carta non dovrebbero avere problemi ad arrivare a fine mese. A stupire in assoluto sono gli istituti di bellezza. Massaggi shiatzu, passeggiate sulle pietre calde, impacchi di cioccolato fondente spuntano come funghi, ma chissà perché visto che i titolari dichiarano di introiti per 7.200 euro l'anno. Anche questa è l'Italia della crisi.
Impossibile, di fronte a tanto, non prevedere nello spazio riservato ai commenti di www.ladige.it l'ironia tagliente degli utenti. Divertente l'intervento di Claudio Della Volpe : «Poveri ricchi come soffrono. Siamo noi impiegati statali che li sfruttiamo a più non posso. Che mondo infame». Secondo Omero indignarsi non serve a nulla: «È sempre stato e sarà sempre così. Gli unici a pagare sono i lavoratori e i pensionati».


E nell'ottica della lotta all'evasione invita lo Stato a "mettere in rete i redditi di tutti i cittadini, in modo tale da andare nella direzione della massima trasparenza possibile". Maria solleva una vecchia questione, la difficoltà di farsi dare le ricevute, a lavoro effettuato, dagli artigiani: «Al massimo ti chiedono con o senza fattura ed a seconda di come rispondi c'è lo sconto oppure no». Spiritoso pure il contributo lasciato sul sito dell'Adige da Ancora mi : «Cavoli, sono proprio contento. Ho scoperto che molto probabilmente il mio datore di lavoro è un mentecatto se metto a confronto i nostri redditi. E pensare che lo ritenevo benestante, con la villa, il Suv, la casa al mare, la moglie ingioiellata, i cani di razza. Invece mi sbagliavo». Non è da meno quello del visitatore che utilizza lo username Accostamento : «Trovo divertente leggere queste statistiche e poi andare a rivedere i post, pieni di astio, verso chi opera nel pubblico dove di nero non ne puoi fare nemmeno volendo».


Va controcorrente Pippo70 : «Le aperture di una partita Iva e di un negozio oggi sono completamente libere. Chissà, però, il motivo per cui invece di aumentare i punti vendita, è in atto l'esatto contrario. Chiusure a raffica di botteghe e tanti ex proprietari in cerca di un posto da dipendente. Evidentemente, questi commercianti sono degli autolesionisti a rinunciare al loro "ben di dio". Fatevi qualche domanda».

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