Sport / L'addio

Il dolore per la scomparsa di Vialli, il campione che aveva radici in val di Non

Il grande attaccante era nato a Cremona il 9 luglio 1964, in una famiglia benestante che proveniva dalla zona di Cles

IL LUTTO Addio a Gianluca Vialli, il campione azzurro aveva 58 anni 
GALLERY La straordinaria vicenda sportiva di Gianluca Vialli in cinquanta immagini

TRENTO. Il mondo del calcio italiano e mondiale è in lutto per la scomparsa di Gianluca Vialli, il campione tanto applaudito in particolare quando indossava le maglie della Nazionale, di Samp, Juve e Chelsea.

Nato a Cremona il 9 luglio 1964, Vialli aveva anche radici trentine, nonese per la precisione.

“Siamo originari di Cles, in Trentino”, aveva detto in un'intervista sul Corriere della Sera, firmata da Aldo Cazzullo.

Gianluca era il quinto e ultimo figlio di una famiglia benestante che nel Cremonese abitava nella villa Affaitati di Grumello.

Fu appunto nella Cremonese che mosse i primi passi nel calcio di vertice.

"Resterai un esempio indelebile della nostra essenza, Luca Vialli": così la Cremonese, dove Gianluca debuttò nella stagione 1980-81, scrive sul proprio profilo social nel giorno della morte dell'ex giocatore, che a Cremona è nato e cresciuto. E gli dice addio usando le sue stesse parole in un breve video con alcuni momenti della sua carriera.

"Ho fatto il calciatore. Il nostro business è regalare emozioni e ricordi alle persone. Quello è: noi giochiamo, vinciamo e perdiamo. Le persone vanno a casa, sono felici, esaltate o depresse. Adesso che non posso più regalare questo tipo di emozioni voglio essere fonte di ispirazione. E quindi vorrei che un giorno un bambino mi guardasse e mi dicesse: 'anch'io un giorno voglio essere ambasciatore di Cremona!'" dice Vialli prima dell'ultimo frame con la scritta 'per sempre uno di noi'.

"Quello che ha fatto per la maglia azzurra non sarà mai dimenticato": così il presidente della Figc, Gabriele Gravina ricorda Vialli.

La straordinaria vicenda sportiva di Gianluca Vialli in cinquanta immagini

Lacrime ma anche ricordi bellissimi nel triste giorno della morte di uno dei più grandi campioni del calcio italiano, Gianluca Vialli, ucciso da un cancro a soli 58 anni

"Sono profondamente addolorato - aggiunge Gravina - ho sperato fino all'ultimo che riuscisse a compiere un altro miracolo, eppure mi conforta la certezza che quello che ha fatto per il calcio italiano e la maglia azzurra non sarà mai dimenticato. Senza giri di parole: Gianluca era una splendida persona e lascia un vuoto incolmabile, in Nazionale e in tutti coloro che ne hanno apprezzato le straordinarie qualità umane".

Per ricordare Vialli la Figc ha disposto un minuto di raccoglimento da osservare prima di tutte le gare dei campionati di calcio in programma nel prossimo fine settimana.

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