Ibrahimovic è tornato e il Milan sbanca Cagliari

Ibra è tornato. Gioca, fa giocare bene la squadra e segna pure: con lui a tempo pieno il Milan dimentica il 5-0 con l’Atalanta, il brutto pari casalingo con la Sampdoria e vince a Cagliari per 2-0.

L’ultima volta i rossoneri avevano vinto a Bologna. Rossoblù che porta bene alla squadra di Pioli, ma con Ibrahimovic è davvero tutta un’altra storia. Lo svedese all’inizio sembra che passeggi, parte risparmiando energie. Poi entra in partita, piano piano. A volte è libero e i compagni non lo vedono. Ma è un cobra: sfiora il gol al 31’. E quando serve riparte dal centrocampo, quasi da regista per dettare tempi e inizio dell’azione. Sbaglia poco o pochissimo.

Poi nella ripresa completa il suo ritorno da campione chiudendo alla sua maniera la partita messa già in discesa dal gol di Leao: sull’assist di Hernandez mette il corpo davanti a Cigarini. Poi apre le gambe a compasso per infilare il colpo perfetto sull’angolino lontano da Olsen.

In realtà segna ancora in tuffo di testa al 38’ della ripresa, ma non c’è bisogno del Var perché l’assistente di linea ha già visto il fuorigioco, netto.

Quello che è bello è che ha rivitalizza giocatori come Leao, preferito a Piatek, Kessie e Castillejo, in campo nella zona abitualmente occupata da Suso. Tutti sono più sicuri con lui al fianco.

Notte fonda, invece, per il Cagliari: in campo con la maglia del centenario ha iniziato nel peggiore dei modi l’anno del secolo. Per la squadra di Maran è la quarta sconfitta di fila. E ora deve giocare due partite consecutive, più la Coppa Italia, lontano da casa. Non male il Cagliari del primo tempo con Nandez che ha persino rischiato di segnare quando Donnarumma è andato a esplorare la terra di nessuno. Sul pallonetto il portiere azzurro è riuscito a recuperare smanacciando proprio mentre la palla stava entrando in porta.

La ripresa si è aperta sotto il segno del Diavolo. Con una dormita della difesa rossoblù su punizione battuta all’improvviso da Castillejo dopo pochi secondi. Bravo Leao a inserirsi, magari anche fortunato perché la sfera carambola su Pisacane e sembra una palla magica imprendibile da chiunque.

Ma il Milan ha poi meritato la vittoria. Difficile ricordare conclusioni del Cagliari verso la porta di Donnarumma: i rossoblù sembrano stanchi, quasi sfiniti anche quando ci sarebbe un mare di tempo per provare la rimonta.

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