Sport / Governo

Sinner rientrato a Roma, incontro (blindatissimo) con Giorgia Meloni ed il ministro dello Sport

Arrivato a Fiumicino dall’Australia, ricevuto per mezz’ora a palazzo Chigi: il tempo di un paio di selfie, dribblati i tifosi che lo aspettavano in strada. Il presidente Federtennis: no a Sanremo, ora dobbiamo proteggerlo, o verrà strumentalizzato da tutti: "E' un italiano diverso dallo stereotipo a cui siamo abituati"

ROMA. Solo qualche selfie, con la piccola folla di dipendenti di Palazzo Chigi che lo aspettava in cortile: si è conclusa dopo circa mezz'ora la visita blindatissima nella sede del governo del campione di tennis Jannik Sinner, ricevuto dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Il vincitore degli Australian Open era atterrato in tarda mattinata a Fiumicino, reduce dall’Australia, ed è arrivato attorno alle 16, accompagnato dal ministro dello Sport Andrea Abodi (era in macchina con lui): ingresso dal retro del palazzo, niente fotografi e cameraman né incontri con i tanti giornalisti presenti per il tennista. Le uniche informazioni sull’incontro si avranno con la velina ufficiale di Palazzo Chigi.

L'esposizione mediatica del campione, però, non piace a tutti: "Se Jannik andasse al Festival di Sanremo sarebbe una delusione. Tutti andrebbero, ma lui è diverso e parlo contro i miei interessi perché Sinner a Sanremo sarebbe una grande promozione per noi". Lo ha detto il presidente della Fitp, Angelo Binaghi a margine dell'evento "Rapporto Sport 2023" al Foro Italico.

"Anche la Meloni gli ha detto che dovrebbe andare - dice ancora Binaghi - ma Sinner va protetto da tutti: da dirigenti perché non va strumentalizzato, dai giornalisti e anche da Sanremo. Mi ci metto io a petto nudo se serve. Se tutti insieme vogliamo una scrivere storia diversa dobbiamo proteggerlo". 

 "Quello con la Premier Meloni è stato un bellissimo incontro - prosegue poi Binaghi - C'è stato un lungo confronto tra due persone con grande personalità e intelligenza seppur di generazioni differenti. Due forti personalità vincenti. Io facevo da arbitro". Parlando invece del fenomeno Sinner dopo i recenti successi sia in Coppa Davis che a Melbourne aggiunge: "Arrivo dall'altro capo del mondo, c'è un livello di popolarità raggiunto che non avrei mai immaginato. Non si può lasciare più Jannik da solo".

E poi conclude: "Lui è un personaggio molto positivo anche al di fuori del tennis e dello sport. Alla Premier Meloni ho detto che mi auguro sia uno straordinario strumento per trasmettere concetti positivi soprattutto alle nuove generazioni. Sinner è un italiano diverso dallo stereotipo al quale siamo abituati".

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