Sport / L’atleta

Che festa per Tommaso Giacomel, tornato dalla Germania con le medaglie al collo

Ex sieghe gremite di tifosi per festeggiare l’argento e il bronzo vinti in Germania, ad Oberhof. Il biatleta di Imer: «Un consiglio? Per arrivare ad alti livelli serve lavorare tanto, ma lo sport deve essere piacere e quindi è fondamentale continuare a divertirsi»

di Andrea Orsolin

IMER. È arrivato sulla carrozza, trainato da un cavallo. Imer e la comunità di Primiero lunedì 20 febbraio hanno accolto alle ex sieghe il suo campione, Tommaso Giacomel, di ritorno da Oberhof, Germania, dove è stato protagonista ai Campionati mondiali di biathlon.

Un argento e un bronzo, le medaglie conquistate dal finanziere ventiduenne, entrambe in staffetta: la prima assieme al coetaneo Didier Bionaz, all'altoatesina Dorothea Wierer e alla sappadina Lisa Vittozzi, con la quale ha conquistato anche il terzo posto nella staffetta singola mista.

La rassegna iridata ha confermato ancora una volta la forza e il talento del biatleta di Imer, ormai il riferimento principale della squadra azzurra maschile. Una sala gremita di tifosi (Giacomel ha anche un fan club che vanta numerosi affiliati), appassionati dello sport e autorità ha assistito ad una serata dalle grandi emozioni, durante la quale sono stati ripercorsi i risultati e la carriera di Tommaso.

C'erano i sindaci della valle, il presidente della Comunità Roberto Pradel, la presidente del Coni di Trento Paola Mora, il vicepresidente della Regione Roberto Paccher, il presidente della Fisi del Trentino Tiziano Mellarini e il comandante della Scuola alpina di Predazzo Sergio Lancerin. I genitori di Tommaso, Fabio, ex fondista, e Martina Bettega, assessora a sport e turismo a Imer, e la sua ragazza Elisa, visibilmente commossi ai piedi del palco. A moderare l'incontro Giuseppe Giovanelli.

«Non mi aspettavo di vedere così tanta gente, è stato tanto inaspettato quanto bello» afferma Tommaso, che traccia un bilancio sui mondiali di Oberhof. «Sono state due settimane molto impegnative. Nella gare individuali potevo fare meglio, ma sono fiero di aver portato a casa due medaglie dalle gare a squadra».

Tanti i bambini presenti che non si sono fatti scappare l'occasione per una foto assieme. Per molti di loro Tommaso è l'esempio da seguire. «Un consiglio? Per arrivare ad alti livelli serve lavorare tanto, ma lo sport deve essere piacere e quindi è fondamentale continuare a divertirsi».

«È stata una bella serata di festa, organizzata per accogliere Tommaso come merita - commenta il sindaco di Imer Antonio Loss - Per l'amministrazione comunale c'è piena soddisfazione e orgoglio per avere come cittadino una grande persona come lui, che ha dimostrato, nonostante la giovane età, di essere un campione. Ci ha dato tantissime emozioni, sia nelle gare che durante la serata».

I risultati che sta ottenendo Giacomel contribuiscono anche a promuovere il territorio in cui vive, visto che i nomi di Imer e Primiero ritornano spesso quando si parla dell'atleta. «Per noi non può che essere un piacere il fatto che Imer sia associato a Tommaso - dice Loss - Questo conferma ancora una volta la vocazione sportiva che abbiamo sempre avuto».

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