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Skicross, il trentino Simone Deromedis sfiora la finale e poi domina la sfida per il quinto posto

Il giovane noneso sfortunato nella gara per l'accesso alla sfida per le medaglie, poi offre una notevole esibizione di forza nella "finalina". Diagnosi per l'azzurra solandra Lucrezia Fantelli dopo la caduta di ieri: rottura di menisco e legamento crociato

TRENTO. Ha mancato la finale ma ha donato molte emozioni al pubblico olimpico il giovane noneso Simone Deromedis, che questa mattina, 18 febbraio, ha dominato la finalina ottenendo un ottimo quinto posto nella gara di skicross maschile, vinta dallo svizzero Ryan Regez, davanti al connazionale Alex Fiva.

Il bronzo è andato al russo Sergey Ridzik.

Per l'atleta di Taio, uno dei grandi talenti emergenti, la delusione per la finale mancata di un soffio ma anche una straordinaria prova di forza che lo ha portato al quinto posto assoluto dopo una discesa condotta dall'inizio alla fine.

Con tanto di applaudita "spaccata" spettacolare in vista dello striscione (nella foto).

Una discesa che ha confermato che per Simone ci sarebbe stato spazio anche in una finale per le medaglie; peccato, ma ora si guarda avanti, anche alle Olimpiati dolomitiche del 2026.

"Sono venuto a Pechino con aspettative alte, cercando però di non mettermi troppa pressione", ha commentato Deromedis, 21 anni, dopo la gara.

"La stagione è andata molto bene per ora, sono in forma e questa finale è sfumata proprio all'ultimo momento. Peccato perché ero primo a due curve dall'arrivo, son rimasto incastrato e mi hanno superato, poi ho vinto la finalina e comunque ci sono e spero che le prossime gare continuino ad andare bene".

Già domani Deromedis sarà in Russia per due prove di Coppa del mondo.

Ieri, nella prova femminile, era caduta negli ottavi la solandra di origini veronesi Lucrezia Fantelli, che stava conducendo la manche in pieno controllo ma è finita rovinosamente a terra. 

È rimasta a lungo sulla pista prima di essere recuperata dal toboga e trasferita in ospedale dove, purtroppo, hanno trovato conferma i timori sulla gravità del'linfortunio: per lei rottura del legamento crociato e del menisco.

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