Sport / Ciclismo

Foto ricordo degli Europei: la grande festa degli appassionati sulla salita di Povo - GALLERY

Gli ultimi tratti dell'ascesa sulla collina di Trento hanno regalato ieri un'atmosfera da grande festa ciclistica, con molto entusiasmo e boati a sottolineare i passaggi di Colbrelli, fino all'ultimo scollinamento, preludio dello sprint d'oro

L'ALBUM Gli europei di ciclismo di Trento in 65 fantastiche foto

TRENTO. Una grande festa sportiva per Trento, che ieri, con il gran finale della prova in linea élite, ha raggiunto le gradazioni cromatiche più sgargianti, specie sulla salita di Mesiano e Povo. Immagini decisamente positive, per archiviare questi cinque giorni internazionali.

Lungo gli ultimi tratti dell'ascesa dal centro città, in molti hanno seguito la gara, applaudendo gli otto passaggi dei ciclisti, che dopo l'ultima salita e discesa sulla collina hanno portato l'azzurro Sonny Colbrelli a bruciare in volata il belga Remco Evenepoel.

Appassionati, compresi giovani e giovanissimi ciclisti delle società locali, hanno affollato la strada e si sono via via sempre più entusiasmati con l'evolvere della sfida ai successivi passaggi, la cui imminenza era segnalata ogni volta dal comparire dell'elicottero tv nel cielo sopra Mesiano.

Se nei primi giri i boati erano stati per il transito di Filippo Ganna, poi il tifo è cresciuto per "Cobra" Colbrelli, con un'esplosione corale quando l'azzurro è rimasto incollato al belga anche all'ultimo scollinamento: preludio di un arrivo allo sprint, che vedeva l'italiano super-favorito.

Ma chi c'era ha potuto vedere dal vivo anche scene quasi da dietro le quinte, come i corridori di un paio di nazionali dell'Est che via via abbandonavano la gara e salivano sui furgoni dei team, "tatticamente" parcheggiati per rifornimenti (e non solo), all'incrocio con via dei Valoni, quasi alla fine dell'ascesa (il punto da cui sono state scattate le foto di questa gallery).

Europei, foto ricordo dell'entusiasmo del pubblico lungo la salita di Povo

Quei boati per Ganna e poi per un super Colbrelli da parte di molti appassionati che hanno trasformato i pochi chilometri di salita in una tipica festa da gara ciclistica

[foto Zenone Sovilla]

E hanno potuto vedere da pochi passi anche la scena della foratura con cui ha fatto i conti il belga Victor Campenaerts: cambio bici al volo.

Mescolato nel pubblico c'era anche Davide Bramati, che dopo la carriera professionistica è direttore sportivo nello squadrone belga Deceuninck-Quick Step: il team in cui milita anche Evenepoel.

Comprensibile, dunque, la smorfia di delusione sul volto dell'allenatore lombardo, quando nemmeno all'ultimo giro il forte ciclista belga è riuscito a staccare Cobrelli.

E poi, l'attesa per lo sprint vincente, che in molti, rimasti lungo la salita anche dopo l'ultimo giro, hanno seguito su smartphone e tablet, con un effetto divertente dato dalla diversa latenza dei segnali delle reti cellulari: una volata, con relative urla di gioia, che in pochi secondi si è ripetuta tre-quattro volte, qua e là.

Così, in un'atmosfera gioiosa, tipicamente da gara ciclistica con bandiere, cartelloni e festa di gente lungo le strade, l'ultima giornata, che ha regalato all'Italia il quarto titolo europeo consecutivo tra i professionisti e la settima medaglia della kermesse trentina. [Z. S.]

LA CRONACA

Quattro ori, tre argenti e un bronzo valgono il primo posto nel medagliere di Trentino 2021, con una bella prestazione complessiva del movimento.

Le tante medaglie nelle categorie dei più giovani lasciando intendere che alle spalle dei campioni c'è una continuità e un vivaio che fa ben sperare, e non poteva esserci viatico migliore per i Mondiali che cominciano tra una settimana in Belgio. Colbrelli, nella giornata conclusiva dedicata ai professionisti, mantiene fede ai pronostici e va a vestire la maglia di campione europeo, raccogliendo il testimone di chi l'ha preceduto, nell'ordine Trentin, Viviani e Nizzolo.

Per il ct in uscita Davide Cassani è una grande soddisfazione: "E' la vittoria di tutti, dei corridori, dello staff e della Federazione intera. Ci abbiamo sempre creduto, ero certo di avere una grande squadra. Avevamo preparato questa gara da 5 mesi e i ragazzi erano tutti con me. Sono commosso, sto provando emozioni indescrivibili. D'altronde faccio uno dei lavori più belli del mondo".

Che ora però dovrà lasciare, a Gianni Bugno o Filippo Pozzato, per fare l'ambasciatore della Fci.

Questo Europeo è stato, come spesso accade per gli azzurri, un successo di squadra.

Ieri, ritmo altissimo sin dalle prime battute con numerosi tentativi di fuga tra i quali si inserisce anche Andrea Bagioli.

Sulla discesa del Bondone viene ripreso, ma l'Italia inizia a tirare con Filippo Ganna.

Alla seconda tornata scatta Diego Ulissi che porta via un gruppetto di quattro. Il quartetto viene ripreso poco dopo.

Quando mancano 70 chilometri evade Matteo Trentin che si porta dietro tutti i migliori, tra cui Tadej Pogacar e Remco Evenepoel.

Ai fuggitivi riesce ad agganciarsi anche Sonny Colbrelli in compagnia del francese Cosnefroy.

Il vantaggio dei fuggitivi va oltre il minuto e mezzo e questa si dimostra l'azione decisiva.

Poi sulla penultima salita Evenepoel attacca con un allungo micidiale, e gli resistono solo il francese Cosnefroy e Colbrelli.

Il belga pigia sui pedali come un forsennato e nell'ultima tornata gli rimane a ruota solo il bresciano che resiste stoicamente sulla salita di Povo.

La lotta per la maglia dell'Unione si decide negli ultimi metri con una volata a due tra il belga e il portacolori azzurro.

Sonny, che non ha quasi mai dato il cambio al compagno di fuga, prende la curva finale in testa, butta giù il rapporto duro e parte deciso, non lasciando scampo al rivale. Terzo posto per Cosnefroy. Trentin vince la volata dei battuti, esultando per la vittoria del compagno.

Più staccati Diego Ulissi e Gianni Moscon.

Il campione Europeo: "Sono contento. Non era facile, soprattutto perché partivo come favorito e correvamo in casa, quindi la pressione era doppia. Io e i miei compagni stavamo molto bene e volevo finalizzare il lavoro di tutti.

Questo è un oro che vale doppio, perché co nquistato in csa, in Trenrtino. Quando è scattato Remco ci ha spezzato... Sull'ultima salita ero al limite, ma ho resistito, per seguire Evenepoel ho dato anche quello che non avevo. Poi in volta, dopo aver preso l'ultima curva in testa ho capito che avrei vinto". [Ansa]

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