Rugby Under 16, impresa del Trento Ai playoff espugnato il campo del Feltre

Hanno sudato, hanno placcato, hanno sofferto, hanno corso, sono andati sotto ma hanno recuperato, hanno vinto, alla fine hanno esultato ma soprattutto hanno giocato nell’unico modo che il rugby richiede: da squadra vera.

La stagione del Trento Rugby Under 16 si è chiusa con un secondo piccolo miracolo. Il primo era stato la qualificazione ai quarti di finale playoff del campionato interregionale triveneto, risultato mai raggiunto prima nella nostra provincia, giungendo secondi nel girone 4 alle spalle del Vicenza; il secondo si è compiuto domenica sul campo del Feltre, che i ragazzi allenati da Alessandro «Barba» Sandrin hanno sconfitto per 17-12.

L’impresa di ribaltare completamente il risultato dell’andata (otto giorni prima a Trento i veneti si erano imposti per 36-10) non è riuscita, ma i gialloblù sono tornati a casa con la soddisfazione di battere una formazione di certo più attrezzata dal punto di vista fisico e di dimostrare di poter reggere il confronto con la realtà del rugby giovanile veneto, all’avanguardia in territorio nazionale. Resta un po’ di rammarico per la prestazione dell’andata, soprattutto per alcuni sbandamenti nel primo tempo forse dovuti a un eccessivo timore reverenziale contro una squadra che aveva dominato il proprio girone.

Domenica è stata tutt’altra musica. Capitan Pasqualini e compagni nel primo quarto d’ora hanno respinto con successo tutte le folate offensive avversarie. Poi il Feltre riusciva a passare in vantaggio (5-0) al termine di un’azione rocambolesca con tutta probabilità viziata da un avanti non rilevato. Chi temeva che il Trento a quel punto si disunisse è stato presto smentito. I gialloblù hanno iniziato ad attaccare e sono passati in vantaggio (5-7) grazie a una splendida meta di rapina messa a segno da Gasperat. Nella ripresa il Feltre ripartiva a testa bassa senza però riuscire a superare l’invalicabile linea difensiva degli aquilotti, che in campo hanno messo testa, cuore e anima. Era invece il Trento ad allungare le distanze prima con una meta di Asprinio e poi con un’altra invenzione del funambolico Gasperat: 5-17. I veneti, a quel punto, mettevano da parte gli schemi e iniziavano ad attaccare all’arma bianca, portando sì a casa la seconda meta ma fallendo l’operazione aggancio. Finiva 12-17 per il Trento che riceveva i complimenti anche da arbitro e allenatore avversario per il livello di gioco messo in campo. Al Feltre, comunque, la soddisfazione di superare il turno per affrontare in semifinale il Vicenza, capace di eliminare il Monti Rovigo, giunto secondo nel girone meritocratico e quindi, in teoria, di livello più alto. Vicenza che, nel match di ritorno all’ultima giornata di campionato, in via Fersina era stato sconfitto dal Trento.

Ma ecco la squadra protagonista del successo: Valenari, Plotegher, Fuoli, Callegaro, Tonon, Milanaccio, Gasperat, Benedetti, Asprinio, Facinelli, Scarpari, Bauer, Pasqualini, Nulli e Calliari; nella ripresa sono entrati Apolloni e Lazzeri, a disposizione c’erano anche Antonacci e Musliovski.

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