Vela: il trentino Lambertenghi trionfa alla Bacardi Cup di Miami

Successo della vela azzurra nelle acque di Coconut Groove, in Florida. Il ligure Diego Negri e il trentino di Torbole Sergio Lambertenghi, specialisti della classe Star, sono i primi italiani a conquistare la mitica Bacardi Cup di Miami, giunta quest’anno alla 91/a edizione.
Questa impresa vale ai due tremila punti per la ranking della Star Sailors League, motivo che aveva attirato da queste parti una sfilza di campioni da far invidia a mondiali e Olimpiadi: basta vedere la classifica generale per rendersi conto del livello della flotta. Dietro a Spirit of Milica di Negri/Lambertenghi (14 punti), sono arrivati Scheidt/Fatih (16), Melleby/Revkin (22), L.Grael/Goncalves (24), Cayard/Strube (24), Doyle/Infelise (28), Percy/Ekstrom (28,4), Rohart/Guidoux (33), Lawrence/Trouche (47) e Jennings/Kleen (51).

Con l’aggiornamento del ranking SSL di martedì prossimo, Negri tornerà in vetta nella classifica degli skipper, in cui dove detiene il record di permanenza al vertice, con 74 settimane.

Una vittoria di spessore, quindi, durante la settimana d’oro della vela nella baia di Biscayne, a Miami, che  ha visto venti in prevalenza medio forti e una giornata di stop imposta dall’organizzazione per un fronte temporalesco oceanico. Negri e Lambertenghi hanno quasi sempre regatato in testa alla flotta, raccogliendo due secondi, due terzi e un quarto come migliori parziali: risultati più che sufficienti per mettere due lunghezze da un «gigante» di questa classe come il brasiliano Robert Scheidt (7-3-1-5-3-2) e ben otto dal campione del mondo in carica, il norvegese Eivind Melleby (2-1-3-8-9-8).

«Ci eravamo già arrivati vicinissimi, due anni fa, e comunque ce la siamo sudata fino all’ultimo - è stato il commento di Negri -: l’ultima prova infatti è stata la più combattuta, dove abbiamo dovuto tenere Scheidt sempre in controllo e, anche se ci ha passati, avevamo comunque la matematica dalla nostra parte. Vincere la Bacardi ha ovviamente un sapore speciale, non solo perché siamo i primi italiani a riuscirci: quando inizi a regatare in Star, senti subito parlare di questo trofeo, perciò metterci il nome sopra è proprio un sogno per qualunque velista. Un prestigio assoluto per la lunga tradizione e per quanto l’ha resa lo sponsor».

Nella classe J70, molto combattuta, il team Mascalzone Latino di Vincenzo Onorato ha chiuso al settimo posto «overall».

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