Figc: Sibilia candidato forte, si tratta su scelta unica

Tre candidati e un quarto che minaccia di scendere in campo. Chi si aspettava una proposta unitaria alle elezioni della federcalcio del 29 gennaio per ora resta deluso. Perchè a 24 ore dalla scadenza della presentazione delle candidature ognuno resta sulle sue posizioni. E a Damiano Tommasi dell'Aic e Gabriele Gravina della Lega Pro, si aggiunge ufficialmente anche il nome di Cosimo Sibilia della Lega Dilettanti. Mina vagante Claudio Lotito, pronto a sparigliare le carte, forte del presunto appoggio della maggioranza dei club di Serie A.   

"Corro per vincere, io sono il nuovo visto che sono qui da un anno", le parole di Sibilia, sostenuto da un 34% compatto come l'unanimità della sua Lega nell'indicarlo come candidato per il dopo Tavecchio. All'indomani della mancata indicazione unitaria della Lega di A ("Sono senza parole", ha ammesso Sibilia), l'assemblea straordinaria elettiva della Lnd andata in scena a Roma è stata piuttosto terreno di confronto tra candidati, iniziata con un colloquio tra il presidente dei Dilettanti e l'avversario Tommasi e culminata con il blitz (neanche troppo a sorpresa) di Lotito: "Ho 12 club dalla mia parte. Se ho la maggioranza? Certo che ho la maggioranza", sibilava il patron di Lazio e Salernitana in un breve teatrino con Tommasi che gli chiedeva "allora ci vediamo alle urne il 29?".   

Poco prima, gli interventi dei grandi 'saggì del pallone, da Antonio Matarrese a Franco Carraro, che invocavano la necessità di arrivare a una sintesi tra le parti per scongiurare il rischio (mai del tutto tramontato) di un commissariamento del calcio. E poi c'è Giancarlo Abete che non ha risparmiato frecciate al numero uno biancoceleste: "Lotito è una persona di grande capacità, tante volte però non ha il senso del limite". Sibilia ascolta tutti, ma poi tuona deciso: "Ognuno di noi deve fare una riflessione forte. Con Tommasi e Gravina abbiamo cercato di trovare punti di incontro. Speriamo possano emergere prima di andare alle elezioni. La Lega Dilettanti pesa il 34% e pretende rispetto". In una situazione così frammentata, è chiaro che sia proprio Sibilia il favorito e anche il più corteggiato. "Non escludo accordi con Sibilia e con Tommasi", ha fatto sapere Gabriele Gravina.   

Lo stesso Tommasi, detentore di un 20% più il 10% dell'Aiac di Ulivieri, ha parlato a lungo con Sibilia, così come con Lotito che aveva tutta l'aria di esserci per iniziare a trattare con i due: "Lotito è uno che non molla, probabilmente chiederà qualcosa", si è lasciato andare il numero uno dei Dilettanti. Sibilia presidente, Lotito e Gravina vice presidenti con il patron laziale vicario, all'AssoCalciatori di Tommasi la gestione tecnica del Club Italia. Questo lo scenario più plausibile se si arrivasse con una 'grossa coalizionè a una candidatura unica.   

Probabile che però nessuno dei quattro al momento faccia un passo indietro prima di domani notte, compreso Lotito che anzi ha tutto l'interesse a lanciarsi nella corsa per poi presentarsi da Sibilia con una candidatura da sacrificare in cambio di un cospicuo pacchetto di maggioranza della Lega più importante. Non è un caso che i due parlino da tempo la stessa lingua: "Il calcio di vertice e il calcio di base al governo". Per ora però il calcio appare ancora spaccato.

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