Calcio Trento, ecco Duravia mezzala scuola Juve

Marco Duravia, calciatore nato a Castelfranco Veneto il 14 ottobre 1989, ha firmato oggi per il Trento calcio. Eclettico, spigliato, ambizioso. Queste le caratteristiche del neo aquilotto, approdato quest’oggi in Via Sanseverino a rinforzare le ambizioni del Trento che sta man mano prendendo la forma delineata dal tandem composto dal Direttore Sportivo Rastelli e dal tecnico Vecchiato.

Marco muove i primi passi nella Fulgor Trevignano di cui il papà è ancora dirigente; le spiccate caratteristiche tecniche lo indirizzano subito verso quell’autentica fucina di talenti che è il Montebelluna, società nella quale rimane dagli 8 ai 13 anni quando spicca il volo verso l’ambito settore giovanile della Juventus con la quale fa incetta di trofei: su tutti il Torneo di Viareggio.

In bianconero Duravia fa tutta la trafila dai Giovanissimi alla Primavera insieme al suo vecchio amico Ciro Immobile, arrivando a disputare la finale di Youth League e vivendo l’atmosfera della prima squadra durante il ritiro di Pinzolo con tanto di esordio nel trofeo Birra Moretti contro il “suo” Milan.

La stagione 2012-2013 segna quindi il suo approdo al Belluno, società nella quale ha trascorso gli ultimi 5 anni, affermandosi come uno dei centrocampisti più duttili e incisivi in chiave assist, giocando spesso anche nel ruolo di trequartista e di attaccante esterno.

«Ho subito capito, fin dal primo colloquio col Direttore Sportivo, che il Trento è una società ambiziosa – queste le prime parole in maglia aquilotta di Duravia – e che quanto si è arrivati a sentir dire in Veneto risponde al vero: qui si punta in alto, con una serietà ed un’organizzazione da categoria superiore».

In quattro degli ultimi cinque campionati Marco è stato guidato proprio da Mister Vecchiato.  «Un allenatore con cui ho raggiunto la mia maturità calcistica in un contesto come Belluno – continua la mezzala veneta – dove ho fatto finalmente apprezzare le mie caratteristiche umane e tecniche. Sono stato impiegato prevalentemente come interno di centrocampo con buona predisposizione a giocare tra le linee e cercare la posizione nella quale posso essere più utile alla squadra, motivo per cui mi sono sempre reso disponibile ad occupare altri ruoli: insomma, lo spirito di sacrificio è uno dei miei punti di forza».

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