Ciclismo, domani la crono In 29 km si decide il Giro

È tempo di verdetti definitivi al Giro d’Italia del Centenario. Domani, domenica, si disputa la 21esima ed ultima tappa, una cronometro individuale di 29,3 chilometri con start dall’Autodromo di Monza (già partenza di tappa nel 1949 e nel 1985) ed arrivo in Piazza Duomo a Milano. Il capoluogo lombardi ha già ospitato otto frazioni con partenza ed arrivo, 47 partenze e 77 arrivi (l’ultimo nel 2015). Due i rilievi cronometrici prima del traguardo, uno a Monza, dopo 8,8 chilometri, e l’altro a Sesto San Giovanni, dopo 17,4. Il percorso non presenta difficoltà altimetriche e i favoriti saranno gli autentici specialisti delle corse contro il tempo.

Le crono finali più serrate nella storia del Giro alla vigilia dell’ultima tappa disputata a cronometro: nel 2012 (finale a Milano, 28,2 km), Joaquim Rodriguez aveva un vantaggio di 31’’ su Ryder Hesjedal (Giro vinto da Hesjedal); nel 2009 (finale a Roma, 15,5 km), Denis Menchov aveva un vantaggio di 20’’ su Danilo Di Luca (Giro vinto da Menchov); nel 2008 (finale a Milano, 28,5 km) Alberto Contador aveva un vantaggio di 4’’ su Riccardo Riccò (Giro vinto da Contador); nel 1981 (finale a Verona), Giovanni Battaglin aveva un vantaggio di 39’’ su Giuseppe Saronni e 50’’ su Tommy Prim (Giro vinto da Battaglin). Nel 1984 c’erano 1’21” tra la maglia Rosa Laurent Fignon e Francesco Moser: quest’ultimo ribaltò la classifica, rifilando 2’24” al francese sui 42 km di gara tra Soave e Verona.

La classifica: 1° Nairo Quintana (Movistar Team); 2° Vincenzo Nibali (Bahrain - Merida) a 39”; 3° Thibaut Pinot (FDJ) a 43”; 4° Tom Dumoulin (Team Sunweb) a 53”; 5° Ilnur Zakarin (Team Katusha Alpecin) a 1’15”; 6° Domenico Pozzovivo (Ag2r) a 1’30”.

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