Maratona sotto le 2 ore, in pista a Monza per centrare il record

Correre i 42.196 metri della maratona in meno di due ore.

L’obiettivo che si fissa la «Nike Breaking2», evento nel calendario Fidal, rientra in quello spazio tra l’ambizione e la sana follia. Sabato all’alba (la partenza dovrebbe avvenire infatti per le 5.45) tre campioni sono intenzionati a dare l’assalto al record del mondo di 2h02’57”, stabilito da Dennis Kimetto a Berlino nel 2014. Sono il campione olimpico Eliud Kipchoge, il 34enne eritreo Zersenay Tadese, recordman di mezza maratona con 58:23 a Lisbona nel 2010, e il 27enne etiope Lelisa Desisa, due volte vincitore a Boston: sfideranno il cronometro per abbattere di circa 3 minuti il precedente limite umano.

Un’operazione che ha alle spalle studi e ricerche accurate e che ha preso in considerazione ogni minimo dettaglio per cercare di mettere gli atleti nelle condizioni migliori. Come percorso è stato scelto un anello completamente pianeggiante di 2.4 km all’interno dell’Autodromo Nazionale di Monza, con il suo asfalto compatto e performante. Una sede che, secondo gli organizzatori, soddisferebbe a pieno anche le migliori caratteristiche ambientali: da una parte la temperatura, stimata attorno ai 12 gradi e con il cielo coperto da nubi, dall’altra la pressione atmosferica, inferiore ai 12mmHg. Il vento inoltre non prevede improvvisi cambi di direzione ed eviterebbe dunque di infastidire la corsa dei tre campioni, il cui ritmo nei primi chilometri verrà scandito da alcune «lepri».

A caso non è arrivata nemmeno la scelta sulla data di questo tentativo di impresa, un pò scaramantica: il 6 maggio 1954 Roger Bannister ad Oxford diventava il primo uomo a correre il Miglio in meno di 4 minuti (3’59”04), un muro considerato invalicabile a questi tempi. Come oggi lo è quello delle due ore per la maratona. Chissà se sabato non assisteremo nuovamente ad un pezzo di storia dell’atletica leggera, questa volta nel tempio della velocità.

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