A Noa Ndimurwanko il Premio Benedetti

di Luca Perenzoni

Come spesso succede, il momento clou della Festa dell'Atletica Trentina è stato il finale, con l'assegnazione del Premio Edo Benedetti alla lanciatrice levicense Noa Ndimurwanko (Gs Valsugana Trentino) e soprattutto con la nomina degli atleti dell'anno, il gruppo di 8 atleti da vetrina metaforicamente capitanati dalla siepista roveretana Isabel Mattuzzi (Us Quercia Trentingrana) e dal velocista trentino Alessio Gorla (Lagarina Crus Team) a cui è andato il premio assoluto. Con loro, all'ultima premiazione dell'affollata Festa, hanno partecipato tra gli junior il noneso Luca Rensi (Atletica Valli di Non e Sole) e l'arcense tricolore Sara Modena , tra gli allievi la siepista Linda Palumbo (Atletica Clarina) e Lorenzo Ianes (Atletica Trento) ed i due cadetti Alessia Gentilini (Atletica Tione) ed Aldo Andrei (Gs Valsugana Trentino).

Si è chiusa così una serata che ha visto la sala Don Guetti di Cassa Centrale Banca gremita oltre ogni ordine di posti per ripercorrere i fasti di un 2016 particolarmente ricco sia sotto il punto di vista sportivo che sotto quello organizzativo, culminato con la triplice presenza olimpica di Silvano Chesani , Giordano Benedetti e Yuri Floriani, purtroppo impossibilitati a partecipare alla Festa per diversi impegni sportivi, così come Yeman Crippa e Federica Dal Ri . Presenti invece tra gli altri atleti «top» nostrani, la cembrana Francesca Iachemet (4ª ai Mondiali lunghe distanze di corsa in montagna), il giavellottista Norbert Bonvecchio (campione italiano assoluto e azzurro agli Europei di Amsterdam) ed Irene Baldessari (a sua volta ad Amsterdam) che con la sensibilità che le si riconosce ha saputo regalare le parole forse più pregnanti della serata, quando ha raccontanto come «negli anni ho capito che i traguardi vanno raggiunti con determinazione e convinzione, senza lasciare che l'ansia e la tensione prendano il sopravvento, perché con la giusta dose di serenità e tranquillità tutto diventa più facile».

Parole che hanno meritato applausi a scena aperta, comprese le autorità presenti, dalla neo presidente del Coni Trentino Paola Mora agli assessori allo sport Tiziano Mellarini per la provincia e Tiziano Uez per il Comune di Trento.
A fare gli onori di casa è stato il presidente di Fidal Trentino Fulvio Viesi, subentrato a fine stagione al predecessore Giorgio Malfer con il compito di proseguire il periodo di crescita che ha contraddistinto il movimento provinciale negli ultimi anni, sulla scorta di molti talenti in fase di maturazione, come si è potuto capire dai tanti premi riservati al settore giovanile, compreso il Progetto Trentino Azzurro con i successi di Nadia Battocletti (Atletica Valli di Non e Sole) tra gli under 18 (a lei anche il Gp di Cross di categoria) e di Sara Modena tra gli under 20. A livello giovanile, il Grand Prix cadetti ha visto premiati la tionese Alessia Gentilini e il noneso Christian Angeli (Atletica Valli di Non e Sole).

Tutti in linea per ricominciare (o continuare a seconda dei casi) una nuova stagione, ormai pronta ad entrare nel vivo, insieme agli inossidabili atleti master e a tutti gli atleti delle varie categorie, dalla corsa in montagna alla corsa su strada, che faticano giornalmente per provare a ritagliarsi un posto alla luce dei riflettori. Perché se la punta dell'iceberg è il record olimpico della triplice presenza a Rio, sotto il livello della grande attenzione mediatica il movimento cresce in salute.

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