L'Argentina batte l'Italia nel doppio della Davis Bolelli e Fognini ko al tie-break del quinto set

L’Argentina accorcia le distanze e tiene accesa la fiammella della speranza aggiudicandosi il doppio al tie-break del quinto set: 63 63 46 26 76(7) il punteggio con cui, dopo oltre 4 ore di lotta e di emozioni palpitanti, Simone Bolelli e Fabio Fognini cedono a Leo Mayer e Carlos Berlocq mancando anche un match point.
Dunque dopo la seconda giornata l’Italia è in vantaggio per 2-1 nella sfida di Coppa Davis contro i campioni in carica, valida per il primo turno del World Group 2017, in corso sulla terra rossa del Parque Sarmiento di Buenos Aires (live in esclusiva su SuperTennis), grazie ai successi in singolare nella prima giornata di Paolo Lorenzi su Guido Pella e di Andreas Seppi ai danni di Carlos Berlocq.

 
A decidere il confronto saranno dunque domenica gli ultimi due singolari: Berlocq-Lorenzi e Pella-Fognini.
E' la quarta volta che le due nazionali si affrontano e il bilancio dei precedenti vede la formazione sudamericana condurre per 2-1: curiosamente nelle tre sfide precedenti - l'ultima, recentissima, nei quarti a Pesaro lo scorso luglio - non ha mai vinto la squadra ospitante.

La cronaca. Stavolta, a differenza del giorno precedente, non c’è in tribuna nei panni di ultras Diego Armando Maradona (pare che il suo atteggiamento abbia un po’ infastidito Berlocq venerdì…), che a novembre era tra i supporter nella fortunata trasferta di Zagabria contro la Croazia quando la nazionale albiceleste ha conquistato la sua prima, storica Coppa. 
Tornano a fare coppia dopo oltre un anno Bolelli (con un tape a proteggere il ginocchio sinistro, operato l’estate scorsa) e Fognini, in campo dopo il lieve attacco di gastroenterite che lo aveva messo fuori causa per il singolo di venerdì (il medico dell’ITF aveva prescritto al ligure una giornata di riposo), e dall’altra parte della rete trovano un binomio capace in passato di battere i serbi Troicki-Zimonjic e i belgi Bemelmans-Darcis, nella semifinale del 2015.


I due azzurri, in campo con un bel completo tricolore, si procurano una palla break già nel gioco di apertura, annullata con un servizio incisivo da Berlocq, che tiene il turno grazie a un paio di interventi a rete del compagno. Sul 2-1 Argentina è Bolelli (non disputava un match da sette mesi) a ritrovarsi 15-40, ma poi infila quattro prime e rimette le cose a posto, con la collaborazione del ligure. Nel game successivo, con Berlocq alla battuta, è subito 0-30 e sul 15-30 Fognini mette fuori uno smash a campo aperto, e i sudamericani se la cavano salendo 3-2. Argentini che fronteggiano in qualche modo due palle break nel settimo gioco (Mayer al servizio) e sono loro poi a “strappare” per primi (cede il servizio Bolelli) e a intascare la prima frazione dopo 42 minuti. Nel terzo game del secondo set il bolognese deve annullare due palle break consecutive per poi cogliere il 2-1. Ma Fognini non è incisivo e ispirato come suo solito e, complici tre errori di diritto da fondo, perde lui la battuta per il 3-2 in favore del binomio ‘albiceleste’. Che per l’ennesima volta parte 0-30 eppure il 34enne di Chascomus (ieri il suo compleanno), uno che si esalta nel clima Davis da torcida, indossa i panni da leader e tiene il proprio turno, come del resto Mayer per il 5-3. E’ poco reattivo il ligure – specie in uscita dal servizio – e cede di nuovo la battuta per il 63 dopo un’ora e 25 minuti.


Nel terzo Mayer, nonostante due doppi falli di fila, si issa sul 2-1 e nel quinto game proprio Berlocq fronteggia una chance di break, agguantando il prezioso 3-2. Sul 4-3 Argentina è attento Bolelli a recuperare da 0-30, facendo leva sulla battuta. E finalmente la coppia azzurra toglie per la prima volta la battuta agli avversari (su Berlocq) e Fognini, nonostante un battibecco con qualche tifoso che lo disturba mentre serve, risale da 0-30 e incamera il set (64). Sale il rendimento della coppia tricolore, che in avvio di quarto set piazza un secondo break consecutivo (dopo averne atteso uno per oltre due ore). Salgono le percentuali al servizio degli azzurri, che non concedono opportunità di rientro ai rivali, e crescono anche alla risposta, brekkando di nuovo Mayer per un 4-1 pesante, preludio al 62 Italia che porta la sfida al quinto set. Si ritrova subito 0-30 Mayer, però piazza una serie di prime efficaci che valgono il game di apertura ai sudamericani. I quali sfruttano le poche prime palle servite da Bolelli per piazzare il break (2-0), ma immediato è il contro-break azzurro al termine di un game di grande intensità e qualità tecnica, con rapido aggancio sul 2-2 con un gioco a zero vinto da Fognini.

L’equilibrio – con vari sussulti, una bolgia da stadio calcistico e per Mayer trattamento medico con massaggio alla gamba sinistra al cambio campo del 5-4 - - si protrae fino al 6-6, con gli azzurri ad annullare un match point sul 5-6 30-40, con volèe di Bolelli dopo una buona prima di Fognini. E’ dunque il tie-break (una delle novità in Davis) a dover dare il verdetto: il bolognese stecca un diritto (1-2), poi Berlocq piazza un ace e un servizio vincente che vale il 4-1 Argentina, quindi un doppio fallo del ligure regala il 5-1 agli avversari, Mayer da sinistra cala l’ace del 6-2, una risposta di Bolelli annulla il secondo match point, gli azzurri ne cancellano altri tre (6-6). Una volèe di Fognini porta gli azzurri al match point, vanificato da un dritto steccato proprio dal 29enne di Arma di Taggia. E sono gli argentini, con coraggio e tanta grinta, a piazzare il colpo vincente con un dritto incrociato di Mayer. Un epilogo amaro per i due azzurri, ben diverso da quello del 2013, quando Bolelli/Fognini proprio a Buenos Aires aveva conquistato uno dei tre titoli vinti nel circuito Atp.

LE SQUADRE - Per la sfida il capitano azzurro Corrado Barazzutti ha convocato Paolo Lorenzi (n. 43 Atp), Fabio Fognini (n. 48 Atp), Andreas Seppi (n. 68 Atp) e Simone Bolelli (n. 661 Atp) che ritorna in azzurro dopo il lungo stop per l'infortunio - con conseguente operazione - al ginocchio sinistro. Il "collega" Daniel Orsanic ha convocato Diego Schwartzman (n. 53 Atp), Carlo Berlocq (n. 81 Atp), Guido Pella (n. 84 Atp) e Leonardo Mayer (n. 147 Atp) dovendo rinunciare a Juan Martin Del Potro e Federico Delbonis (gli eroi della prima, storica "Insalatiera d'argento") e poi in extremis anche ad Horacio Zeballos, sofferente per un problema al ginocchio rimediato nella maratona contro Ivo Karlovic a Melbourne.


ARGENTINA-ITALIA 1-2

PROGRAMMA E RISULTATI

venerdì
Paolo Lorenzi (ITA) b. Guido Pella (ARG) 63 63 63
Andreas Seppi (ITA) b. Carlos Berlocq (ARG) 61 62 16 76(6)

sabato
Leo Mayer/Carlos Berlocq (ARG) c. Simone Bolelli/Fabio Fognini (ITA) 63 63 46 26 76(7)

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