Coppa Davis, l'Italia avanti 2 a 0 in Argentina Lorenzi autoritario e Seppi soffre fino al 4° set

L’Italia è in vantaggio per 2-0 al termine della prima giornata della sfida di Coppa Davis contro l’Argentina, campione in carica, valida per il primo turno del World Group 2017, in corso sulla terra rossa del Parque Sarmiento di Buenos Aires (live in esclusiva su SuperTennis). 
Al successo di Paolo Lorenzi, numero uno azzurro, che nel primo singolare ha sconfitto Guido Pella per 63 63 63, in due ore e 25 minuti di gioco, ha fatto seguito l’affermazione di Andreas Seppi - chiamato in extremis a sostituire Fabio Fognini, colpito nella notte da un lieve attacco di gastroenterite (il medico dell’ITF ha prescritto al ligure una giornata di riposo) – in 4 set su Carlos Berlocq: 61 62 16 76(6) il punteggio in favore del 32enne di Caldaro, che dopo quasi tre ore ha portato il secondo pesantissimo punto all’Italtennis.
Sabato (dalle ore 16 italiane) il doppio tra le coppie Simone Bolelli/Andreas Seppi e Leo Mayer/ Diego Schwartzman. Domenica, poi, gli ultimi due singolari: Lorenzi-Berlocq e Fognini-Pella.
E' la quarta volta che le due nazionali si affrontano e il bilancio dei precedenti vede la formazione sudamericana condurre per 2-1: curiosamente nelle tre sfide precedenti - l'ultima, recentissima, nei quarti a Pesaro lo scorso luglio - non ha mai vinto la squadra ospitante.

SEPPI DOMINA BERLOCQ, TERZO SET A PARTE – L’argentino è avanti per 2-1 nel computo dei testa a testa, compreso il successo a Mar del Plata tre anni fa in 4 set.
La cronaca. Seppi risponde in maniera efficace e sfrutta al terzo gioco le prime chance per togliere il servizio all’avversario, per poi replicare al quinto game allungando sul 4-1 con una volée alta di rovescio dopo aver ben recuperato la smorzata di Berlocq. L’azzurro annulla tre palle break (due consecutive, 15-40) facendo leva sulla battuta, sale 5-1 e facendo valere la sua maggior solidità chiude 61 in 37 minuti al quarto set point. Copione che non cambia nella seconda frazione, con l’altoatesino a brekkare già al secondo game così da portarsi avanti 3-0 e poi 4-1 nonostante i tentativi del sudamericano di scuotersi, anche con un paio di contestazioni verso l’arbitro e incitamenti alla torcida dei tifosi locali a farsi più caliente. Andreas fa suo un gioco complicatissimo, complici due doppi falli consecutivi e qualche errore di troppo di diritto, fronteggiando due palle break per artigliare il 5-2. E sullo slancio, grazie a un rovescio in corridoio dell’argentino, arriva il 62 (dopo un’ora e 19 minuti). Il terzo set si apre con altre due occasioni da break per Berlocq che Seppi annulla, ma poi sulla terza manda in rete un diritto cedendo per la prima volta la battuta e consentendo al rivale di essere in vantaggio, anche in questo caso per la prima volta nell’incontro. Sembra rifiatare un po’ l’italiano, e la sua minore intensità ridà coraggio al padrone di casa, che arrota ancora di più i colpi e allunga gli scambi, così da portarsi sul 4-1 con un secondo break (due rovesci sbagliati di fila dal giocatore di Caldaro, 33 anni il prossimo 21 febbraio). Prosegue il passaggio a vuoto dell’azzurro, che con un errore di diritto consegna il 61 a ‘Charly’, per il primo set a favore dei padroni di casa della giornata. Andreas manca una palla break nel primo gioco del quarto set, poi sbaglia un’incredibile volèe di dritto sulla rete, regalo che il giocatore di Chascomus nel giorno del suo 34° compleanno accetta ben volentieri. Turni di servizio rispettati fino al 2-2, quando Berlocq commette il primo doppio fallo e manda largo col diritto dopo che Seppi si era procurato una palla break trovando un angolo da applausi. Torna a comandare gli scambi l’italiano, togliendo i tempi di gioco all’avversario costretto sulla difensiva: a zero Andreas vola sul 5-2, con la battuta a disposizione arriva a due punti dal match però il cuore del combattente sudamericano gli frutta il contro-break del 3-5, poi il 4-5 e quindi un secondo break per il 5-5 (diritto lungo linea) accolto con un’ovazione da stadio. All’azzurro non basta un passante stretto incrociato di diritto, Berlocq è in trance agonistica e con tre ace si porta a condurre 6-5. L’azzurro si aggrappa al servizio e a zero ottiene il 6-6. Nel tie-break Seppi spinge il diritto ottenendo il 3-1, per poi cambiare campo sul 4-2 in suo favore. L’azzurro sbaglia un diritto non impossibile, ma più gravi sono i due che sbaglia l’argentino portando l’altoatesino sul 6-3: il padrone di casa annulla i tre match point con coraggio e determinazione, lo stesso che ha Andy per spingere sulla riga il diritto che vale il 7-6 e poi è la risposta lunga dell’argentino a regalare il successo del 2-0 all’Italia.

ANDREAS: “AL 4° SI STAVA COMPLICANDO, MI DO UN 7 COME VOTO” - Si è preso la sua rivincita, Andreas Seppi. Tre anni fa era stato sconfitto in 4 set da Carlos Berlocq, oggi ha vinto lui al quarto, spingendo l’Italia sul 2-0. “Nei primi due set sono stato molto aggressivo, ero dentro il campo e riuscivo spesso a prendergli il tempo” – il commento a caldo dell’azzurro ai microfoni di SuperTennis – “Da tanto tempo non mi esprimevo così sulla terra, però all’inizio del terzo mi sono scappati un paio di game ed è scesa un po’ l’adrenalina, tanto che a un certo punto ho leggermente mollato per concentrarmi sul quarto. All’inizio di questo set sono tornato a giocare bene e a spingere, arrivando sul 5-2. Lì ho perso un game un po’ così, sul 30-15 non sono stato lucido pienamente. E poi sul 5-4 ho giocato davvero male, è vero che il match si stava complicando. Ecco perché sono contento di aver chiuso al tie-break: erano già tre ore di gioco e al quinto, in un ambiente caldo come questo, ci sarebbero state tante insidie. Credo di potermi dare un bel 7 come voto. Il campo? Devo dire che è abbastanza buono, solo vicino alla riga di fondo si è fatto qualche buco e sono venuti fuori alcuni sassi...”. 

LORENZI NON DELUDE - In tribuna a tifare Argentina c’è Diego Armando Maradona, che a novembre era tra i supporter nella fortuna trasferta di Zagabria contro la Croazia quando la nazionale albiceleste ha conquistato la sua prima, storica Coppa. Uno pari il bilancio dei precedenti tra Guido e Paolo (peraltro nel circuito challenger) con i due che non si affrontano da quasi tre anni. La cronaca. La prima chance di break è argentina e capita già al terzo gioco ma Lorenzi la annulla con coraggio. Nel sesto game le chance sono due ma italiane ed arriva il break su un “fuori campo” di Pella con Paolo che sale 4-2. Nel settimo gioco due errori di rovescio di Lorenzi regalano altrettante opportunità per il contro-break immediato al mancino argentino che non ne approfitta. Pella se ne procura una terza ma spedisce fuori il recupero sul drop-shot dell’azzurro che allunga sul 5-2. Nell’ottavo game Paolo non sfrutta tre set-point (i primi due consecutivi) e l’argentino accorcia le distanze. Nel nono gioco, però, Paolo non si lascia sfuggire l’occasione ed archivia il primo parziale. Pella accusa il colpo e cede la battuta anche in avvio di seconda frazione. Nel terzo gioco i break tricolore potrebbero diventare due ma l’argentino si salva. Nel sesto gioco è il 26enne di Bahia Blanca ad avere un’opportunità di riaprire il set ma non ne approfitta e nel gioco successivo cede ancora la battuta con Lorenzi che sale 5-2. Al momento di chiudere il secondo parziale, però, Paolo va sotto 0-40: annulla le prime due palle-break con altrettanti ace ma sulla terza Pella strappa per la prima volta nel match il servizio all’azzurro. I sogni di gloria dei padroni di casa però durano poco e, con un altro break, Lorenzi incamera anche il secondo set. Nella terza frazione l’azzurro centra il break al quarto gioco (3-1) ma in quello successivo, complici anche due doppi falli, restituisce immediatamente il favore (3-2). Paolo, però, si riprende immediatamente: gioca un ottimo game di risposta ma soprattutto torna a servire con incisività volando sul 5-2. Lorenzi potrebbe già archiviare la pratica nell’ottavo game ma Pella riesce ad allungare l’incontro: non di molto però, visto che nel gioco successivo l’azzurro firma un periodico 63.

“FELICE DI AVER CHIUSO IN TRE SET” - E’ stanco ma raggiante Paolo Lorenzi, felice di aver cominciato nel migliore dei modi per i colori azzurri quest’avventura argentina. ”I primi due set sono stati durissimi e sono durati quasi due ore, nel terzo forse io ero un po’ più stanco ma ho giocato una buonissima partita. Il mio obiettivo era di stare un po’ più vicino al campo con il rovescio, purtroppo non ho servito bene con continuità come avrei dovuto. Nel terzo set quando mi ha brekkato ho sentito un po’ la fatica anche perché qui fa davvero caldo, molto più di quanto mi avevano detto …. Ma ne sono venuto fuori bene: meno male che sono stati solo tre set. Allenarmi con Alessandro Giannessi (aggregato alla squadra azzurra come quinto uomo, ndr) è stato davvero molto utile perché lui è mancino come Pella”
 - Per la sfida il capitano azzurro Corrado Barazzutti ha convocato Paolo Lorenzi (n. 43 Atp), Fabio Fognini (n. 48 Atp), Andreas Seppi (n. 68 Atp) e Simone Bolelli (n. 661 Atp) che ritorna in azzurro dopo il lungo stop per l'infortunio - con conseguente operazione - al ginocchio sinistro. 


LE SQUADRE Il "collega" Daniel Orsanic ha convocato Diego Schwartzman (n. 53 Atp), Carlo Berlocq (n. 81 Atp), Guido Pella (n. 84 Atp) e Leonardo Mayer (n. 147 Atp) dovendo rinunciare a Juan Martin Del Potro e Federico Delbonis (gli eroi della prima, storica "Insalatiera d'argento") e poi in extremis anche ad Horacio Zeballos, sofferente per un problema al ginocchio rimediato nella maratona contro Ivo Karlovic a Melbourne.

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