A Melbourne semifinale maschile tutta svizzera Il grande Federer sfida il connazionale Wawrinka

Chissà se qualcuno, magari sulle Alpi svizzere, starà suonando quei campanacci che di solito accompagnano i match della squadra rossocrociata di Coppa Davis. Battute a parte, sarà il derby elvetico fra Roger Federer, attualmente numero 17 del ranking e del tabellone, e Stan Wawrinka, numero 4 del mondo e del torneo, a designare giovedì il primo finalista degli Australian Open 2017. Le affermazioni in tre set, rispettivamente ai danni del tedesco Mischa Zverev, numero 50 Atp (61 75 62 lo score), “giustiziere” di Andy Murray negli ottavi, e del francese Jo-Wilfried Tsonga, numero 12 Atp, sconfitto 76 (2) 64 63, hanno reso realtà quella che era la speranza di tanti appassionati, non solo svizzeri. Sarà il 22esimo testa a testa in carriera per i due fuoriclasse che nel 2014 hanno regalato al loro Paese la prima, storica, Insalatiera d’Argento: le statistiche dicono che Roger è avanti 18 a 3, però Wawrinka ha dimostrato di essere tosto quando arriva in fondo a uno Slam. Insomma, il duello fra gli amici-rivali è da non perdere.

ROGER DOMINA MISCHA ZVEREV E VOLA IN SEMIFINALE - Federer, al suo rientro nel circuito, dopo aver superato esami probanti come i top-10 Berdych e Nishikori, non ha avuto problemi per accedere per la 13esima volta alla semifinale a Melbourne (41esima complessiva in un Major) centrando la vittoria numero 85 in questo torneo, contro il fratello maggiore del Next Gen Sascha, che agli Australian Open non era mai andato oltre il secondo turno e per la prima volta in carriera ai quarti di uno Slam. E a 35 anni e 174 giorni il fuoriclasse di Basilea – in Australia ha alzato 4 dei suoi 17 trofei Slam – diventa il più anziano tra i ‘best 4’ di questo torneo dopo Arthur Ashe, che raggiunse le semifinali nel 1978 a 35 anni e 177 giorni. 
Il primo set, con il tedesco visibilmente contratto, è un monologo di ‘King Roger’ che risponde sempre nei piedi sul serve and volley dell’avversario e passa con precisione chirurgica: 61 in 19 minuti, sancito da una volèe alta dell’elvetico. Nella seconda frazione, con un parziale di 8 punti a zero, Zverev sale avanti 3-1 strappando la battuta al suo idolo – per stessa ammissione di Mischa – che però reagisce immediatamente con il contro-break. E sul 5-5 il campione di Basilea toglie il servizio a zero al mancino – sul 5-4 30 pari aveva sbagliato una risposta di rovescio che poteva dargli una chance – per poi chiudere 75 agevolmente. Con tre punti di rara bellezza Federer, implacabile sulla diagonale di diritto, brekka al quinto game (3-2) e vola di slancio, con il 65esimo vincente della sua partita, a staccare dopo un’ora e 32 minuti il biglietto per la semifinale, alzando le braccia al cielo, con un sorriso smagliante. 

ROGER: “NON MI ASPETTAVO DI SFIDARE STAN IN SEMIFINALE”“Non ho mai pensato che sarei potuto arrivare a questo punto, le mie aspettative erano di giungere alla seconda settimana e invece eccomi qui, ancora in corsa. Una semifinale contro Stan, non potrebbe essere più eccitante: sarà splendido, chiunque sia il vincitore", il commento di King Roger al centro della Rod Laver Arena.
Finisce invece ai quarti la favola del 29enne mancino nato a Mosca e trapiantato ad Amburgo, che due anni fa era fuori dai prime mille del mondo e pareva destinato ad allenare il fratellino. L’impresa sul numero 1 del mondo rimarrà un ricordo indelebile per Mischa, che si consolerà con il best ranking: da lunedì sarà numero 34 della classifica, con la speranza di poter diventare testa di serie in uno Slam se continuerà su questa strada.

LA GAMBA FASCIATA NON FERMA ‘STANIMAL’ - I riflettori, dopo la prematura uscita di scena di Andy Murray e Novak Djokovic, primi due giocatori della classifica mondiale e principali favoriti, sono puntati su Rafa Nadal e Roger Federer, e questo non deve dispiacere a Stan Wawrinka. Senza troppe attenzioni addosso, lo svizzero, numero 4 del ranking mondiale, sta procedendo senza grossi sussulti e nel rispetto del rango è approdato per primo in ordine di tempo alle semifinali degli Australian Open: dopo i tre tie-break con cui ha posto fine all’avventura dell’azzurro Andreas Seppi, il 31enne di Losanna ha superato in tre set anche il francese Jo-Wilfried Tsonga, numero 12 Atp e del tabellone, sconfitto con il punteggio di 76(2) 64 63 sulla Rod Laver Arena. 
Il vincitore degli ultimi US Open, che nel 2014 proprio in Australia aveva conquistato il suo primo titolo Slam (il secondo è arrivato poi al Roland Garros 2015), nonostante una vistosa fasciatura alla gamba destra ha dominato da fondo campo grazie a un diritto eccellente (21 vincenti contro gli 8 del transalpino). Ma Wawrinka si è espresso ad alto livello anche in difesa e in fase di contrattacco, approfittando anche del servizio balbettante del rivale (53% di prime palle, 7 ace). Qualche chance l’ha avuta, Tsonga, qui finalista nel 2008 (cedette a Djokovic) e semifinalista nel 2010, in particolare nel secondo set: ha brekkato l’elvetico portandosi avanti 4-3, ma ha incassato un parziale di sei giochi a zero che l’hanno portato quasi sull’orlo del baratro. ‘Stanimal’ ha fronteggiato un’altra palla break sul 4-2 per concludere la contesa dopo due ore e 15 minuti, cogliendo la quinta affermazione in otto confronti diretti, il quarto in un Major.

IL BATTIBECCO CON TSONGA A FINE PRIMO SET"Tsonga è un giocatore forte, non facile da affrontare. Le condizioni erano rapide, c’era un po’ di vento e non era semplice controllare la palla Nel primo set sono stato un po’ troppo a guardare, poi mi sono messo meglio sul campo, sono stato più aggressivo e questo ha fatto la differenza", l’analisi a caldo, a fine match, di Wawrinka. Il quale a fine primo set è stato protagonista anche di un acceso scambio di battute con il rivale mentre si sedevano al cambio campo. Vedendo che Tsonga lo guardava dicendo qualcosa a bassa voce (dopo che il rossocrociato aveva esultato all’errore del transalpino sul set point), lo svizzero in francese gli ha chiesto: "Cosa guardi?""Non sto guardando nulla. E tu cosa stai guardando?", la replica piccata del francese facendo le proprie rimostranze per l’atteggiamento di Stan, il quale ha proseguito: “Ti ho chiesto: che cosa stai guardando?", salvo poi aggiungere "Rilassati, è una partita di tennis". Ed è finita lì, per fortuna. 
L’allievo di Magnus Norman disputerà la sua terza semifinale a Melbourne, l’ottava in uno Slam. "Contro Roger probabilmente sarà difficile avere qualche tifoso, però spero che qualcuno almeno mi applaudirà…”, la battuta (più o meno scherzosa) di Wawrinka in vista della prossima sfida, parlando al microfono di Jim Courier, ex numero 1 del mondo riconvertito al ruolo di intervistatore.

RISULTATI MARTEDI’ - Quarti: (4) Stan Wawrinka (SUI) b. (12) Jo-Wilfried Tsonga (FRA) 76 (2) 64 63, (17) Roger Federer (SUI) b. Mischa Zverev (GER) 61 75 62.

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