Milan, il closing slitta al 3 marzo 2017

Venerdì 3 marzo 2017. Questo è il nuovo termine ultimo per la cessione del Milan alla cordata cinese guidata da Sino-Europe Sports. Il cda di Fininvest ha infatti approvato l’intesa raggiunta con i potenziali futuri proprietari, che non hanno fatto in tempo a ottenere le autorizzazioni al trasferimento dei capitali per il closing previsto il 13 dicembre. La puntata finale di questa lunga e complessa storia slitta quindi di 80 giorni (sette mesi dopo il preliminare), e i cinesi entro lunedì prossimo dovranno versare una seconda caparra da 100 milioni di euro a Fininvest, che a quel punto potrà sentirsi garantita con già in cassa quasi il 40% della cifra pattuita.

La nuova svolta è stata annunciata da una nota congiunta di Fininvest e Sino-Europe, più o meno negli stessi minuti in cui Silvio Berlusconi lasciava l’ospedale San Raffaele per quella che è stata definita una visita di routine al cuore (operato a metà giugno), dopo lo stress delle ultime settimane in cui è stato fra i protagonisti della campagna referendaria.

Secondo l’intesa raggiunta fra le parti, gli investitori cinesi devono ottenere le autorizzazioni del governo di Pechino entro il 28 febbraio, per poi concludere l’operazione il 3 marzo, subito dopo l’assemblea del Milan per il rinnovo delle cariche, che verrà convocata per quel giorno stesso. Comunque Sino-Europe spera di arrivare all’epilogo anche prima del limite, se le autorizzazioni (l’iter è all’ultimo passaggio, secondo quanto viene fatto filtrare) dovessero arrivare con largo anticipo.

Intanto andrà ugualmente in scena l’assemblea convocata per il 13 dicembre, senza deliberare nulla nè modificare l’organigramma. Il nuovo rinvio lascia intatta una serie di incertezze a quattro mesi dal contratto preliminare del 5 agosto. La prima riguarda la provenienza dei capitali, visto che al momento gli unici membri noti del consorzio sono Yonghong Li e Haixia Capital: la lista dei 4-5 investitori verrà svelata al closing anche se Sino-Europe avrebbe dato a Fininvest un aggiornamento, dimostrando la copertura finanziaria dell’operazione. Il secondo aspetto tocca il mercato. «Le modalità di gestione delle attività dell’AC Milan fino alla data del closing continueranno a basarsi sul principio di condivisione delle scelte», ha chiarito il comunicato. Come in estate, l’attuale ad, Adriano Galliani, proporrà le operazioni all’ad indicato dai cinesi, Marco Fassone, e si potrà procedere solo con l’ok dei futuri proprietari. Fermo restando che si spende solo ciò che si incassa.


Il primo obiettivo è sfoltire l’attacco, come non si è riusciti a fare in estate. L’esplosione di Lapadula rende più facile il sacrificio di Bacca, la cui cessione può fruttare circa 25 milioni di euro. Il Milan spera di monetizzare anche con Luiz Adriano e di risparmiare in ingaggi tagliando chi è ai margini della rosa, come Vangioni ed Ely.

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