Euro 2016, Sissoko: Germania, è ora di saldare i conti

«Cara Germania, è arrivata l’ora di saldare i conti»: i francesi non hanno dimenticato la precoce eliminazione ai Mondiali brasiliani proprio ad opera della “Mannschaft” poi futuri campioni (1-0 ai quarti e ciao ciao Brasile) e men che meno Moussa Sissoko che quel giorno visse il ko dalla panchina. «È arrivato il momento di rimettere le cose a posto - dice il centrocampista di origine maliana a due giorni dalla semifinale di Marsiglia, oggi in conferenza stampa - Dobbiamo vendicare quella sconfitta. Sarà una partita difficile, perchè avremo davanti i campioni del mondo ma abbiamo tutte le carte in regola per fare una buona partita. Vogliamo assolutamente arrivare in finale. La sconfitta di due anni fa non l’abbiamo dimenticata e adesso è arrivato il momento di saldare i conti. Oggi siamo più maturi di allora e giochiamo anche meglio, ma dovrà essere il campo a dimostrarlo».

«Giocheremo in casa, in uno stadio bellissimo stadio e al completo. Abbiamo insomma tutte le armi per fare una buona partita e qualificarci», aggiunge Sissoko. «La Germania ha una squadra giovane come la nostra, con grandi giocatori, come la nostra. Non abbiamo dimenticato il match del Mondiale brasiliano in cui ci batterono, e questo è il momento giusto per mettere le cose in chiaro. Giocheremo come sappiano, senza complessi, anche se le parole lasciano il tempo che trovano. Comunque - insiste - la Francia è oggi una squadra che è cresciuta a tutti i livelli e in tutti i sensi, in difesa, a centrocampo e in attacco dove abbiamo tanta qualità». Detto di Neuer («È il miglior portiere del mondo»), il centrocampista francese del Newcastle non si sbilancia su chi, fra le due squadre, arriva più fresco al penultimo atto dell’Europeo: «Non lo so, so solo che è una semifinale ed entrambe le squadre saranno pronte fisicamente».

Piuttosto sarà una battaglia tattica tra Didier Deschamps e Joachim Loew: «È possibile un certo tatticismo - risponde Sissoko - Non so ancora quale sistema di gioco adotterà il nostro mister ma noi siamo a nostro agio sia col 4-4-2 che col 4-2-3-1, che col 4-3-3. Diamo il meglio a prescindere dal modulo. Ho visto che contro l’Italia i tedeschi si sono messi dietro a 5 e la scelta ha pagato visto che hanno vinto. Non so contro di noi quale modulo adotteranno ma non importa, l’obiettivo per noi non cambia: vincere».

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