Clamoroso a Wimbledon: Djokovic eliminato dall'americano Querrey

Clamoroso a Wimbledon: Novak Djokovic è uscito di scena al terzo turno. Il numero uno del mondo, bi-campione in carica (a segno anche nel 2011), è stato battuto per 76(6) 61 36 76(5) dallo statunitense Sam Querrey, numero 41 del ranking mondiale e 28esima testa di serie, dopo tre ore di un match giocato non solo in due giorni, ma interrotto ben quattro volte nel segmento giocato oggi.

Da non credere. Ed il giocatore che avrebbe dovuto reggere meglio la pressione è incredibilmente crollato negli ultimi punti del tie-break. Erano oltre sette anni, dal Roland Garros del 2009, che Nole non usciva di scena così presto in uno Slam (nell'occasione ad eliminarlo al terzo turno era stato il tedesco Philipp Kohlschreiber). 

ATTO II, III, IV, V, VI! - Alla ripresa sembra un'altra partita, anche se ad handicap per il serbo sotto due set a zero. Djokovic scende in campo bello carico e nel secondo game, alla terza palla-break, strappa per la prima volta nel match il servizio a Querrey. Di slancio Nole, che si aggiudica praticamente tutti gli scambi prolungati, vola sul 4-0 in 17 minuti ma ecco di nuovo la pioggia. Dopo un po' si riprende, ma solo per altri 25 minuti: il serbo vola 5-0, subisce il ritorno dell'americano ma poi vince il terzo parziale per 63. Sull'1-1 del quarto set l'incontro viene nuovamente sospeso (con Nole decisamente infastidito), ma solo per qualche minuto. Nel terzo gioco il 28enne di San Francisco si salva in un paio di occasioni e nel game successivo è lui a fallire due palle-break. Nel sesto gioco Djokovic annulla altre tre palle-break (le prime due consecutive). Nel nono game è il californiano a concedere due palle-break, cancellate con il 30esimo ed il 31esimo ace. Ma alla terza chance arriva il break per il serbo che però restituisce immediatamente il favore sbagliando una volée di rovescio. Querrey sale 6-5, Nole deve servire per restare nel match e - indovinate un po' - piove di nuovo. Quando si ricomincia il braccio del numero uno del mondo non trema ed è tie-break. Lo giocano entrambi maluccio ma Nole riesce a salire 3-1 si fa riagguantare sul 3 pari, sale ancora 4-3 ma poi sbaglia due rovesci ed un diritto regalando un doppio match-point a Querrey: il primo il serbo lo annulla con un ace ma sul secondo caccia fuori il diritto. E la sorpresa clamorosa è servita.

ATTO I, SORPRESA IN ARRIVO? - Almeno a qualcuno la pioggia venerdì ha fatto un favore. E quel qualcuno è Novak Djkokovic, in grandissima difficoltà sul Court 1 contro Sam Querrey, numero 44 Atp e 28esima testa di serie. Al momento dell'interruzione, infatti, lo statunitense era avanti per due set a zero: 76(6) 61 il punteggio dei primi due parziali dopo appena un'ora e dodici minuti di partita. Querrey serve talmente bene che di palle-break Nole non ne vede nemmeno una, almeno per tutto il primo set. L'americano gioca un tennis d'attacco, non da tempo al serbo di organizzare una tattica: Djokovic è già bravo nell'undicesimo gioco a salvarsi dallo 0-40 ed annullare un'ulteriore palla-break. Il set si decide al tie-break: Querrey sale 5-2 e sul 6-4 arriva al doppio set-point ma Nole si salva ancora. Il terzo set-point, però, è quello buono e l'americano chiude per 8 punti a 6. La seconda frazione assomiglia ad un incubo per Djokovic: non sfrutta la prima palla-break dell'incontro e poco dopo è lui a perdere per la prima volta il servizio. Querrey è scatenato: strappa ancora la battuta al serbo nel sesto game ed in quello successivo archivia anche il secondo parziale (61). A questo punto arriva Giove Pluvio a dare una mano al numero uno del mondo. E tutto viene rinviato a sabato.

NON C'E' DUE SENZA TRE ... E INVECE SI' - Si è interrotta a 30 (record nell'Era Open) la striscia di vittorie Slam del numero uno del mondo che nei Major non perdeva dalla finale del Roland Garros dello scorso anno contro Wawrinka. Recuperare da due set sotto a Wimbledon era già capitato due volte a Djokovic. La prima nel lontano 2005 al secondo turno contro lo spagnolo Guillermo Garcia-Lopez (36 36 76 76 64): la seconda lo scorso anno negli ottavi contro il sudafricano Kevin Anderson (67 67 61 64 75) in un match giocato in due giorni. La terza gli è stata fatale. 

SINDROME GRAND SLAM - Sembrava immune Djokovic, ed invece anche "RoboNole" è umano. Un brutto boccone da mandare giù per il 29enne di Belgrado che era lanciatissimo verso il terzo step di un fantastico Grand Slam. Era dal 1992, infatti, che un giocatore non si aggiudicava i primi due Major dell'anno (24 anni fa fu lo statunitense Jim Courier). A Wimbledon Djokovic era il campione in carica (ha vinto nel 2015 ma anche nel 2014 e nel 2011) ma anche quello che aveva più da perdere: non in termini di classifica, visto che ha quasi il doppio dei punti rispetto al secondo (Murray), ma in termini di sogni di "immortalità". E pensare che aveva battuto Querrey in otto sfide su nove. 

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