Trento, vittoria e polemiche

Un ritmo spumeggiante e tante emozioni hanno fatto della partita di ieri tra Arco e Trento una delle più belle di questo girone di ritorno. Il match, terminato con un 2 a 0 in favore della compagine ospite, non ha tradito le aspettative, regalando continui colpi di scena. Nella prima frazione gli arcensi hanno accantonato ogni timore reverenziale, affrontando a testa alta un avversario più forte sulla carta e subendo un gol grottesco forse nel momento migliore. Nella ripresa il Trento è salito in cattedra, mostrando tutta la cattiveria agonistica, il cinismo e il potenziale di una squadra costruita per una lega superiore.

In avvio l'Arco infastidisce parecchio gli ospiti, che sembrano peccare di presunzione. Nel giro di pochi minuti, Bertagna taglia un buon traversone da sinistra che finisce sul fondo, e Cicuttini, lanciato in profondità da Garcia, guida un'incursione interessante nell'area avversaria, che si conclude però in un nulla di fatto. Gli arcensi dimostrano coraggio, dialogando con lucidità a centrocampo e sulla trequarti, faticando però a trovare uno spiraglio tra le maglie serratissime della difesa trentina, finendo di lì a poco per trovarsi in svantaggio. Al 16', infatti, il Trento passa. A rompere gli indugi è Bentivoglio, che deposita in rete un pallone recuperato da Casagrande. Nell'occasione del gol la difesa arcense era rimasta immobile, forse tradita dall'impressione la sfera avesse superato la linea di fondocampo. Dopo il gol subito l'undici di Scremin sembra perdere mordente ma, pur soffrendo, resiste alle sferzate degli assedianti.

Al ritorno dagli spogliatoi, il Trento insidia fulmineo l'area dei padroni di casa con Ferraglia, che di tacco appoggia per Ferrarese, ma la staffilata è contrastata da Lombardo. Incassato il colpo, l'Arco riparte costringendo il Trento nella propria metà campo per quasi 15'. Gli ospiti picchiano in contropiede, mostrandosi temibilissimi nonostante l'interpretazione della gara non sia delle più brillanti. In rapida successione, prima Ferrarese e poi Ferraglia non trasformano due chiare opportunità da rete. Al 16' rischia di pareggiare l'Arco, con Proch che punisce una distrazione di Appiah superandolo; il tiro che ne segue batte Scali ma Ferrarese devia incredibilmente sul palo. Dopo quell'episodio, gli aquilotti crescono nettamente, dando il via a un assedio difficile da arginare. Al 20', a pagare il prezzo di tanta tensione è Adami, che si fa espellere parando di mano una conclusione angolatissima di Boldini. Il rigore conseguente è battuto da Gattamelata, che spreca malamente sparando alle stelle. Pur in inferiorità numerica, gli arcensi non demordono. Un brivido scuote il Trento quando Cicuttini salta Appiah e scarica su Scali, sulla ribattuta Proch non sbaglia ma, tra le sonore proteste degli spettatori, il direttore di gara annulla la rete per offside.

I ragazzi di mister Scremin, stremati, subiscono il raddoppio nel finale e anche in questo caso il pubblico storce il naso all'ennesima decisione dubbia presa dal direttore di gara: la posizione di partenza di Holler pare oltre la linea dei difensori ma l'arbitro lascia proseguire la cavalcata, che trova l'affondo vincente di Gattamelata.

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