Gianni Bugno: «Motorini elettrici, chi bara va punito»

«È fuori discussione che, chi bara durante una competizione, dev’essere punito pesantemente. I corridori sono tutti d’accordo su questo e sono i primi interessati a smascherare chi agisce in modo scorretto, siano questi corridori, meccanici o altri componenti del team». Lo dice Gianni Bugno, presidente della Cpa (Cyclistes professionnels associès), prendendo spunto dalle recenti dichiarazioni di Christian Prudhomme, che condanna fermamente chi fa ricorso a trucchi come i motorini elettrici, per avvantaggiarsi durante una corsa.

«Siamo convinti - prosegue il due volte campione del mondo su strada - che l’Uci stia facendo del proprio meglio per aumentare e perfezionare i controlli, ci auguriamo che si facciano passi avanti, con la collaborazione dei costruttori, per allontanare ogni dubbio sulle performance degli atleti. Anche noi, all’interno dell’associazione, ci stiamo informando sulle soluzioni per ottenere controlli più ferrei e rapidi, sappiamo di poter contare sulla massima collaborazione dei corridori. Non sono d’accordo sul fatto di puntare il dito contro il “gruppo” ogni volta che accadono episodi che mettono in cattiva luce il nostro sport».

«Per questo - conclude - non ho voluto finora unirmi al coro di tutti coloro che hanno semplicemente lanciato accuse senza proporre delle soluzioni al problema. Anzi, non penso nemmeno si possa definire un vero problema, perchè non tocca la totalità dei corridori onesti che si misurano sportivamente con gli avversari».

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