Tania e Francesca s'allenano ai Caraibi per preparare Rio

Inizio d'anno ai Caraibi per la squadra Nazionale di tuffi, che sta gettando le basi per la nuova stagione agonistica che partirà da Rio de Janeiro (19-24 febbraio) con la Coppa del Mondo che consegnerà i pass olimpici per i Giochi in programma, sempre nella capitale brasiliana, dal 7 al 20 agosto. Il commissario tecnico Giorgio Cagnotto ha a disposizione Noemi Batki (Esercito/Triestina), Vladimir Barbu (Bolzano), Tania Cagnotto (Fiamme Gialle/Bolzano), Andrea Chiarabini (Fiamme Oro/Aniene), la trentina Francesca Dallapè (Esercito/Buonconsiglio), Giovanni Tocci (Esercito/Cosenza) e Maicol Verzotto (Fiamme Oro/Bolzano). «La scelta di andare a Cuba in questo periodo - spiega il ct azzurro - è stata fatta perché solitamente durante le vacanze natalizie si stacca la spina per un periodo abbastanza lungo ma quest'anno non potevamo permettercelo con le qualificazioni per Rio fissate in febbraio. Inoltre, abbiamo scelto queste date perché c'era anche la prima squadra canadese e così facendo abbiamo sfruttato gli allenamenti congiunti condividendo spazi acqua e trasporti».

La distanza hotel-piscina è di circa circa 50'. «È importante allenarsi all'aperto in ottica piscina scoperta del complesso olimpico - aggiunge Cagnotto - Grazie alla collaborazione Canada-Cuba trampolini e piattaforme sono in ottime condizioni ed anche la palestra risponde alle nostre esigenze». «L'allenamento tipo di questo raduno inizia alle 7.20 con il ritrovo e subito corsa di riscaldamento attorno al campo da tennis e vari esercizi di potenziamento a carico naturale; il lavoro termina alle 8.30 e a seguire si fa la prima colazione. Alle 9.30 c'è il bus per la piscina dove iniziamo a lavorare a secco verso le 10.30 sotto la guida del preparatore atletico Fabrizio Mezzetti. Dopodichè iniziamo a tuffarci in acqua. Quando è possibile, durante la giornata, i ragazzi si divertono anche con le acrobazie in spiaggia».

Tania Cagnotto, nominata migliore tuffatrice europea del 2015 dalla Len, risponde alle domande dei tifosi e appassionati locali che seguono gli allenamenti a Cuba: «Sarebbe fantastico avere un altro anno bello come il 2015». Che effetto fa essere stata nominata la migliore tuffatrice europea per la sesta volta? «Una gioia grandissima, tanto orgoglio e una carica in più per continuare ad allenarmi e lavorare duro per raggiungere il mio sogno che, come quello di tutti gli sportivi, è la medaglia olimpica».

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