La Ferrari è pronta a sbarcare in Borsa a Milano Tra oggi e domani la separazione dalla Fiat

La Ferrari è pronta al debutto alla Borsa di Milano. La separazione della casa di Maranello da Fiat Chrysler avviene tra oggi e domani con una serie di operazioni che permetteranno al titolo della Rossa di approdare lunedì a Piazza Affari. La campanella suonerà alle 9 e sarà un evento di portata anche simbolica, tanto che alla  cerimonia è atteso il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Ci saranno Sergio Marchionne, presidente della Ferrari, l’amministratore delegato Amedeo Felisa, Piero Ferrari, figlio del fondatore Enzo, il presidente di Fca, John Elkann.

La Ferrari arriva alla Borsa di Milano, dopo l’esordio a Wall Street dello scorso ottobre. L’80% di Ferrari sarà assegnato ai soci Fca: il rapporto di concambio è di 1 a 10, cioè un titolo del Cavallino Rampante ogni dieci di Fiat Chrysler Automobiles. Solo tra il 6 e il 7 gennaio l’operazione sarà efficace e quindi venerdì 8 gennaio sarà il primo giorno in cui la totalità delle azioni Ferrari assegnate con lo scorporo sarà quotata regolarmente. I titoli Fca senza la Rossa saranno invece trattati già da lunedì. Bisognerà aspettare quindi la fine della settimana per conoscere il nuovo valore dei due titoli, anche se una prima idea si potrà avere già lunedì (nell’ultimo giorno di contrattazione, il 30 dicembre, il vecchio titolo ha chiuso a 12,92 euro, in calo dell’1,37%).


Gli occhi sono puntati soprattutto sul valore di Fiat Chrysler dopo la separazione di Ferrari, aspetto fondamentale in vista della futura alleanza a cui lavora Marchionne. La stima, sulla base della valorizzazione della casa di Maranello a Wall Street, è di poco inferiore ai 10 miliardi, ma si tratta appunto soltanto di una stima. Ci sono poi gli effetti positivi sull’indebitamento: Lo scorporo della Rossa consentirà a Fca di ridurre l’esposizione grazie ai 700 milioni che arriveranno nelle casse della società   La settimana successiva alla quotazione a Milano di Ferrari, Marchionne ed Elkann andranno al Salone dell’Auto di Detroit, dove verrà presentato il minivan a marchio Chrysler, primo veicolo dotato di motorizzazione ibrida plug-in.

A fine mese arriveranno i conti dell’ultimo trimestre e dell’intero esercizio 2015, con gli eventuali ritocchi al piano per quanto riguarda i tempi di lancio di alcuni modelli Maserati e Alfa Romeo.
Dopo la separazione, Exor, la hoding degli Agnelli, deterrà il 29,1% di Fca e il 23,5% di Ferrari, ma in entrambi i casi il meccanismo dei diritti di voti doppi per i soci stabili previsto dalla normativa olandese consentirà di portare le rispettive quote al 44,2%  e al 33,4%, Per la casa di Maranello Exor ha inoltre firmato un patto parasociale con Piero Ferrari che ha il 10% del capitale e il 15,4% dei diritti di voto. Il controllo è quindi saldamente nelle mani degli Agnelli.

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