Non c’è due senza tre. Dopo i successi a Dobbiaco e Davos, Federico Pellegrino apre il 2016 con un’altra vittoria che lo incorona re dello sprint: il 25enne valdostano si è infatti imposto nella prova a tecnica libera, nella tappa inaugurale della decima edizione del Tour de Ski di fondo, sulle nevi svizzere di Lenzerheide: Pellegrino arriva a quota sei vittorie in carriera, raggiunge così Pietro Piller Cottrer e diventa l’azzurro più vincente in Coppa del Mondo.

Il fondista, dopo aver chiuso l’anno in bellezza grazie ai due trionfi il 14 dicembre a Davos e il 19 a Dobbiaco, ha di nuovo impresso il marchio alla gara, controllando ogni fase in cui è sempre stato protagonista, fin dalle qualificazioni concluse col miglior tempo. Nei quarti e in semifinale ha retto gli attacchi della concorrenza e in finale ha controllato senza spendere più del dovuto gli allunghi di Sergey Ustiugov, superando il russo nella discesa che precedeva il rettilineo finale. E lì si è consumato un rituale che si ripete negli ultimi tempi, con l’azzurro che taglia il traguardo a braccia alzate. I numeri del resto parlano tutti in suo favore: complice una forma fisica eccellente, Pellegrino, con sei successo su sette gare in pattinato a cui ha preso parte, allunga in testa alla classifica di specialità, salendo a quota 282 punti contro i 172 del norvegese Sondre Fossli (oggi solo dodicesimo) e i 128 di Finn Krogh, terzo nell’occasione, quando mancano otto prove alla conclusione (cinque in pattinato e tre in alternato).

«Sono in ottima condizione, peccato che non ci siano i mondiali quest’anno» ha detto il fondista ringraziando tutti quanti in questo periodo lo stanno supportando. Fuori dai trenta invece gli altri azzurri. La gara femminile è andata alla norvegese Maiken Caspersen Falla che ha preceduto la svedese Ida Ingemarsdotter e la connazionale Ingvild Oestberg. La fiemmese Gaia Vuerich cade nei quarti di finale e finisce 30ª.