Pinamonti, un «pro» di 16 anni E' stato ingaggiato dall'Inter con un contratto triennale

di Guido Smadelli

Andrea Pinamonti ha compiuto 16 anni il 19 maggio scorso. Le squadre calcistiche non possono «assumere» giocatori fino al compimento del 16° anno; e l'Inter, già il giorno seguente, ha voluto stendere con il ragazzo, originario di Tassullo, un contratto. A 16 anni Andrea Pinamonti, «bimbo» da 1 metro e 86 per 82 chili, è calciatore pro. Già portacolori delle giovanili dell'Inter nelle ultime due stagioni, e titolare fisso della Nazionale Under 16, ora è un ben pagato calciatore professionista. Nonostante la giovane età, è stato chiamato a far parte della «Primavera» nerazzurra, in ritiro in questi giorni a Brunico.
«Una grandissima soddisfazione», afferma papà Massimo Pinamonti , direttore della Cr di Tuenno-Val di Non, che attualmente sta trascorrendo un periodo di ferie a Brunico, per vedere il suo ragazzo, milanese da tempo. Soddisfazione che raddoppia perché Massimo Pinamonti è di fede interista: cosa può chiedere di più, un padre?
La storia di Andrea ha inizio dieci anni fa. Il piccolo indossa la casacca della Bassa Anaunia, per questioni di amicizie. Primi calci o cose simili, tanto gioco e poco agonismo. Nella stessa epoca l'ex assessore del C6 Carlo Odorizzi (ex calciatore pro: Genoa, Palermo, Verona) lancia l'idea di una squadra giovanile delle Valli del Noce. Progetto ambizioso; per porre le basi viene contattato Roberto Vicenzi , che conduce degli stage, e resta stupito di fronte a sto bimbo di 8 anni che già mastica un buon calcio. Tiro, palleggio, opportunimo, visione di gioco: un attaccante vero. Il progetto giovanile naufraga (anzi: non salpa neppure), ma Vicenzi spende qualche parola per Andrea. «Un futuro campione». Così ecco il provino con l'Inter, a Milano: estremamente positivo. Le società calcistiche possono tesserare solo ragazzini 14enni non extraregionali; così l'Inter «prende» verbalmente Andrea, ma lo fa giocare nelle giovanili del Chievo; richiamandolo per tornei internazionali, all'estero si possono mettere in campo anche non tesserati. Per sei anni Andrea gioca nel Chievo, e la maglia nerazzurra la indossa in tornei; nel frattempo approda in Nazionale (under 15, under 16: media un gol a partita, ora titolare inamovibile). A 14 anni diventa nerazzurro; ed a 16 «calciatore professionista» con tanto di contratto triennale. Già: al ragazzo si stavano interessando Arsenal, Liverpool, e soprattutto il Chelsea di Mourinho... Meglio bloccarlo. Neanche messa la firma, ed eccolo convocato nella «Primavera»: cucciolo per età, ma già a suo agio tra colleghi più esperti - e con la Primavera si stanno allenando anche dei «prima squadra» alle prese con qualche acciacco. Una favola? No, realtà. Con un finale ancora tutto da scrivere...

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