Champions League al bivio: al Bayer ora serve l'impresa

di Paolo Micheletto

Se uscire l’anno scorso col Real Madrid era stato uno smacco, un’eventuale eliminazione dalla Champions domani col Porto sarebbe una tragedia per Guardiola. Il Bayern Monaco giunge col fiato corto all’epilogo di una stagione a lungo dominata. Riflettori puntati sull’Allianz Arena, quindi, all’apertura dei quarti di ritorno della Champions League: serve un 2-0 per passare e dimenticare un momento difficile. E la sfida di Monaco sarà il clou della prima giornata, a meno che il Psg non imbrocchi una serata magica e riesca a segnare subito al Nou Camp mettendo pressione al Barca dominatore 3-1 all’andata e con un Leo Messi che ha raggiunto il traguardo meraviglioso dei 400 gol in blaugrana. Ma anche mercoledì ci saranno duelli di alto livello: con la Juventus che sulla ruota di Montecarlo si gioca le sue fiches per agguantare la semifinale dopo il promettente, ma non esauriente 1-0 di Torino. L’ultimo confronto è quello più equilibrato: Real e Atletico incrociano i guantoni nell’ennesimo derby di Madrid, con Ancelotti che si morde le mani per le occasioni sprecate all’andata e Simeone che sogna lo sgambetto che, con un 1-1 finale, avrebbe anche il sapore della beffa.

Il Porto parte coi favori del pronostico dopo il fantastico 3-1 dell’andata indirizzato da una doppietta di Quaresma, l’oggetto misterioso dell’Inter di Mourinho. I portoghesi, che in campionato hanno battuto di misura l’Academica, vogliono vivere una settimana da sogno: domani provano a resistere e fare lo sgambetto al Bayern, poi domenica avranno il match scudetto col Benfica, che li precede di tre punti. Se Guardiola crede ai presagi può trarre auspici favorevoli dal 2-0 ottenuto in Bundesliga sabao con l’Offenheim, risultato che basterebbe per andare in semifinale, ma i bavaresi hanno giocato maluccio affidandosi alle parate di Neuer. Inoltre non si è spenta la polemica per l’addio polemico del medico Muller-Wohlfashrt dopo i noti dissapori con Guardiola.

Il Psg medita vendetta dopo lo scacco dell’andata e a Barcellona potrà di nuovo contare su Ibrahimovic e si gioverà di un Pastore in grande spolvero, protagonista in Ligue1. Bisognerà vedere se ci saranno strascichi psicologici dopo la lezione dell’andata e le grandi giocate del trio meraviglia Messi-Neymar-Suarez, soprattutto quest’ultimo mattatore a Parigi. Mercoledì riflettori puntati sul Bernabeu col Real che nelle ultima gare ha avuto una flessione, nonostante i gol a raffica di Cristiano Ronaldo, e dovrà fare a meno per un lungo periodo di Bale e Modric: un prezzo salato per la vittoria di sabato col Malaga. E Ancelotti comincia a temere la maledizione dell’Atletico, che si è fatto beffe a lungo del suo Real, se si eccettua la finale Champions dell’anno scorso. I colchoneros non sono in forma smagliante ma hanno carattere e una splendida organizzazione difensiva, per cui sarà il solito derby da tripla.

Leggermente favorita la Juve, non solo per l’1-0 d’andata ma anche per le convincenti ultimi esibizioni. La presenza di Tevez poi può continuare a fare la differenza e il Monaco, reduce da tre pari casalinghi non proprio beneaguranti, sembra un pò appannato dopo una lunga galoppata in recupero.


In Europa League l’Italia può piazzare un’accoppiata in semifinale: il Napoli è in grande forma con sette gol in quattro giorni mentre anche la Fiorentina sembra in grado di superare la Dinamo Kiev se gestirà la gara con intelligenza (gli ucraini sono imbattuti in campionato). Negli altri due quarti grande equilibrio, con Dnipro e Zenit favoriti: basterà loro infatti l’1-0 per qualificarsi a spese di Bruges e Siviglia. In ogni caso avversarie non impossibili se ci sarà l’accoppiata italiana in semifinale.

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