Spettacolo Fiorentina. Avanti il Napoli, Inter ko

Fiorentina e Napoli continuano la loro corsa in Europa, mentre escono dalla competizione continentale per club Roma, Inter e un Torino che pure vince con lo Zenit per 1 a 0 grazie al gol di testa di Glik, arrivato in «zona Cesarini». Firenze dunque sogna, mentre la Roma affonda davanti al suo pubblico ed esce malamente dall'Europa League in quella che doveva essere la serata dalla svolta. Rudi Garcia è «mortificato».


Esulta Montella, che con tre gol esorcizza un suo personale fantasma: «La Roma era la mia bestia nera, ma il destino nel calcio a volte è strano. Nelle vittorie ci vuole un pizzico di fato ma che va anche conquistato». Il tecnico rivolge un plauso a Salah, la cui ennesima grande prestazione contribuisce a smorzare i rimpianti per la perdita di Cuadrado: «In termini economici sicuramente ci abbiamo guadagnato - ci scherza su l'Aeroplanino - magari il prossimo anno ci troviamo anche Cuadrado assieme a Salah. L'egiziano ha caratteristiche e potenzialità che si sapevano. Non pensavo avesse un impatto così decisivo, ma le sue caratteristiche erano conosciute e note». Per il resto le tre marcature viola si aprono con un rigore al 9' battuto da Gonzalo Rodriguez. Poi ci pensano Marcos Alons e Basanta, difensore sempre più con il vizietto del gol.


Tra i fischi finisce invece l'inter di Roberto Mancini, fermato tra le mura amiche di un San Siro a luci sempre più fioche. Il Wolfsburg passa in vantaggio con un gol di Caligiuri al 24'. La replica di un ritrovato Palacio non basta. È il 71' quando l'argentino, servito da un assist smarcante di Hernanes, solo davanti a Benaglio timbra il pareggio. Poi al 44' del secondo tempo arriva il colpo di grazia di Bendtner.

Sorride invece Rafa Benitez, che con un «perfetto» 0-0 alla Khimki Arena di Mosca con la Dinamo riporta, dopo 26 anni, il Napoli tra le prime otto squadre in una competizione europea. Grazie al successo all'andata per 3-1 con la tripletta del "pipita" Higuain, gli azzurri di Benitez centrano un risultato mai ottenuto nell'era De Laurentis. Un risultato meritato, visti i due legni colpiti nel primo quarto d'ora e le poche azioni offensive di rilievo concesse agi avversari. All'11' prima grande occasione per gli azzurri partenopei. Mertens dalla distanza colpisce la traversa con Gabulov battuto. Al quarto d'ora è Callejon, servito sulla destra da Jorginho, che prova il destro ad incrociare che si va a stampare sul palo più lontano, anche questa volta con il portiere della Dinamo battuto.


E ora il Napoli può sognare anche una finale di Europa League magari tutta italiana. «So che non sarà facile - sorride Benitez - ma se devo firmare per una finale tutta italiana, la firma la metto subito».
Quanto al Torino, dopo la sconfitta per 2-0 all'andata sul campo dello Zenit San Pietroburgo, i granata davanti al proprio pubblico non sono riusciti ad andare oltre l'1-0 che li estromette dalla competizione europea permettendo il passaggio ai quarti della squadra di Villas Boas. Ci voleva un'impresa, ma almeno i granata ci hanno messo il loro grande cuore che è mancato alla Roma, sempre più in crisi e con l'obiettivo di tenere almeno la seconda posizione fino alla fine del campionato. Ma non sarà certo facile. E Walter Sabatini fa autocritica: «Stasera la squadra ha scontato tutti i miei errori di mercato, e ne dovrò tenere conto: ma di dimissioni non si parla, stasera nessuno scappa. Il momento è nefasto. Dei miei errori dovrò tenere conto, e vedere quanti punti abbiamo perso per questo. Non aver preso Salah è uno di questi. A gennaio servivano degli attaccanti, io ho fatto le scelte e stasera si è visto quanto hanno pesato, in negativo».

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