Silvano Chesani vola altissimo: a Praga è argento europeo

di Luca Perenzoni

Silvano Chesani vola sul podio dei Campionati Europei Indoor di Praga e a 2,31 di altezza coglie una storica medaglia d'argento per l'atletica trentina che dopo quasi 40 anni torna sul podio continentale con il ventiseienne delle Fiamme Oro che va a seguire le orme di Renato Dionisi, campione d'Europa indoor nel salto con l'asta nel 1973 a Rotterdam e successivamente bronzo a Monaco di Bavier '76.

Chesani ha costruito la propria medaglia in crescendo, dopo un avvio incerto che l'ha visto commettere due errori a 2,24. Scampato il pericolo alla terza prova, il ventiseienne poliziotto ha avuto meno problemi a quota 2,28 (al secondo tentativo) per poi mettere al sicuro il podio tre centimetri più sopra, con un salto di pregevole fattura a 2,31 (ancora al secondo tentativo), misura pareggiata dal greco Adonios Mastoros (argento ex-aequo) e dal russo Daniyl Tsyplakov che si è messo al collo l'oro per il minor numero di errori.

Per Silvano Chesani è la consacrazione a livello internazionale dopo che negli ultimi tre anni è cresciuto fino a siglare il record italiano indoor (2,33 nel 2013) per poi vederselo soffiare da Marco Fassinotti (2,34 l'anno passato) durante il lungo stop per infortunio che l'ha trattenuto a bordo pedana dall'autunno 2013 fino agli albori di quest'anno. Un 2015 iniziato subito bene: prima di ieri il suo miglior risultato stagionale era il 2,30 trovato nella ceca Hustopece a fine gennaio e solo due settimane fa era arrivato il titolo italiano indoor a Padova. Da diversi anni Chesani si allena a Modena, seguito dall'emiliano Giuliano Corradi.

Quella di Chesani è la terza medaglia italiana agli EuroIndoor di Praga dopo l'argento di Alessia Trost nel salto in alto e di Federica Del Buono nei 1500 metri: un medagliere tutto triveneto per un'Italia arrivata in Boemia piuttosto incerottata ma uscita dalla rassegna con un bottino più ricco di quanto preventivabile.

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