Aquila in campo al PalaTrento contro l'Enel Brindisi

L’Aquila zittisce tutti. Qualcuno pensava che la squadra fosse in crisi? Qualcuno diceva che Mitchell era ai ferri corti con Buscaglia? Qualcuno asseriva che bisognasse tornare a parlare di salvezza e non di playoff? Beh, i bianconeri hanno zittito tutte queste voci con una prestazione mostruosa. Nei primi due quarti la premiata ditta Mitchell-Pascolo (ma come dimenticare l’acume tattico Sanders, il carattere di Forray, la tripla di Baldi Rossi, la fisicità di Owens?) offre uno show incredibile. Il tabellone recita 55-31. E, più che i 55 fatti, devono far pensare i 31 subiti (13 nei primi 10’, 18 nei secondi 10’), che sono sinonimo di una squadra che ha lottato in difesa, raccolto rimbalzi e mandato in confusione i tiratori ospiti (a parte Turner, devastante). Nel terzo quarto Brindisi ci prova: la frazione si chiude 18-30 e i ragazzi di Bucchi iniziano a credere in un’incredibile rimonta (da -26 a -12). Ma negli ultimi dieci minuti l’Aquila torna a macinare canestri e a difendere con grande intensità, gestendo con maturità il finale (95-83).
Tra i singoli grande Mitchell, 29 punti, ma applausi per Pascolo (19), Sanders (10), Owens (10), Spanghero (10).

 

 

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