Chiara Costazza, rinascita svedese

di Luca Perenzoni

Rieccola, la vera Chiara Costazza, ritornata come d'incanto quella della sua stagione d'oro, la 2007-08, l'ultima prima del grave infortunio che ha sin qui condizionato - e pesantemente - la seconda parte della carriera della trentenne di Pozza di Fassa. Nello slalom speciale di Aare, ieri la poliziotta ladina ha ritrovato le movenze e soprattutto la determinazione dei giorni migliori, staccando un prezioso sesto posto che la rilancia a distanza ravvicinata dalle big, cosa che sette anni fa, di questi tempi, era all'ordine del giorno. Nel dicembre 2007 la Costazza faceva tremare sua maestà Marlies Schild fino a batterla (è stata l'ultima italiana a vincere in slalom), ora magari le big dei paletti snodati sono ancora un passo avanti rispetto alla trentina, ma se solo si girano un attimo, Chiara è lì, nella loro scia.


Al termine della gara svedese, ieri, il podio era distante poco più di quattro decimi, la vittoria, volendo appena più lontana, ma contenuto ai 76 centesimi che dopo due manche hanno separato la Costazza dalla padrona di casa Maria Pietilae Holmner, la prima a rompere il sortilegio che aveva sin qui impedito alle slalomiste svedesi di imporsi ad Aare. Numeri e distacchi che certificano quanto visto in pista: Chiara Costazza si è pienamente ritrovata, sfruttando nel migliore dei modi l'occasione di gareggiare su un fondo duro, da lei preferito, capace di rendergli meno indigesto un pendio che, statistiche alla mano, in passato non l'aveva mai esaltata. Ottava dopo la prima manche, la fassana ha saputo recuperare due ulteriori posizioni nella discesa decisiva, acciuffando così un sesto posto che nel suo palmares mancava proprio dal 2008.


«E' un sesto posto che ci voleva - ha confidato Chiara Costazza al termine della prova -, oggi sono finalmente riuscita ad aggredire i due tracciati della prima e della seconda manche senza timore e ho ritrovato la giusta convinzione. In allenamento è un po' di tempo che sono su buoni tempi, il problema è sempre tradurli in gara. Forse, fin qui avevo bisogno di arrivare per abbassare il numero di partenza. Oggi so che sono di nuovo fra le migliori e adesso l'obiettivo è salire fra le top 5».
Come detto, davanti a tutti si è issata la ventottenne svedese Maria Pietilae Holmner, al comando sin dalla prima frazione e capace nella seconda manche di non perdere nulla nel duello con la slovena Tina Maze, ancora ottimamente piazzata e sempre più padrona del Circo Rosa, proprio come due anni fa, nella stagione da lei dominata. Sul terzo gradino del podio ha trovato spazio l'altra svedese Frida Hansdotter, mostro di continuità nelle ultime stagioni e sempre stabilmente nelle zone nobili della classifica, quei quartieri che in questa stagione sembrano tabù per la reginetta dell'anno passato, Mikaela Shiffrin, ieri più convincente delle precedenti uscite ma comunque «solo» quarta: dopo tre gare la diciannovenne statunitense è ancora a secco di podi in slalom, quasi che il successo nel gigante di apertura di Solden l'avesse caricata di tanta, troppa pressione. Oltre alle ottime notizie maturate sul fronte Costazza, lo slalom azzurro può sorridere anche per il 14imo posto di una Manu Moelgg partita col pettorale numero 52 (ma già dalla prossima gara rientrerà tra le prime 30) mentre Irene Curtoni ha chiuso 24ª.


Oggi Gross e Deville - Ed oggi tocca agli uomini, tocca agli altri due slalomisti fassani, Stefano Gross e Cristian Deville, impegnati sulla stessa pista. Il mese di dicembre pare aver restituito un pizzico di salute alla schiena di Gross: continua a dolere, ma rispetto all'impegno di Levi di un mese fa la situazione sembra più sopportabile e proprio da questo miglioramento partiranno le intenzioni del ventottenne di Pozza per costruirsi a sua volta una giornata di sorrisi. La fortuna gli ha dato un piccolo aiuto, consegnandogli il pettorale numero 8, il migliore a cui poteva ambire: chi ben inizia? Dal canto suo Cristian Deville si appoggerà alle eccellenti sensazioni vissute proprio a Levi: il pettorale di partenza sarà un 31, decisamente più malleabile del 70 esibito nella prima gara stagionale; già in Finlandia il «Devil» moenese ha dimostrato di esserci ed oggi ci proverà di nuovo, vada come vada: la forma è ancora brillante e la convinzione cresce giorno dopo giorno.
Un mese fa il ventenne norvegese Henrik Kristoffersen aveva sorpreso Marcellino Hirscher: dopo il trionfo in gigante di venerdì, l'austriaco vuole regalarsi la doppietta personale per ritornare in vetta alla generale. Prima manche alle 10.30, seconda tre ore più tardi.

comments powered by Disqus