Pugno all'arbitro, fuori quattro anni

A mano pesante si risponde con mano pesante. La mano pesante era stata quella usata domenica scorsa da Vasile Olariu, il portiere del Cristo Re che, a cinque minuti dalla fine dalla partita con il Civezzano, aveva sferrato un gancio destro all'arbitro Massimo Morgese, «reo» di aver convalidato un gol a suo avviso viziato da un fallo degli avversari. Fino a un attimo prima la partita, che vedeva di fronte prima e seconda del girone B, rispettivamente Civezzano e Cristo Re, era ferma sull'1-1

di Guido Pasqualini

calcio arbitro espulsione cartellinoA mano pesante si risponde con mano pesante. La mano pesante era stata quella usata domenica scorsa da Vasile Olariu, il portiere del Cristo Re che, a cinque minuti dalla fine dalla partita con il Civezzano, aveva sferrato un gancio destro all'arbitro Massimo Morgese, «reo» di aver convalidato un gol a suo avviso viziato da un fallo degli avversari. Fino a un attimo prima la partita, che vedeva di fronte prima e seconda del girone B, rispettivamente Civezzano e Cristo Re, era ferma sull'1-1. Dopo il pugno, l'arbitro aveva sospeso la gara e mandato tutti anzitempo negli spogliatoi mentre sul campo del rione a Trento nord, in via Lavisotto, intervenivano ambulanza e forze dell'ordine.
Ieri su Olariu si è abbattuta la mano pesante del giudice sportivo del comitato trentino della Federazione giuoco calcio che gli ha inflitto oltre quattro anni di squalifica. Il giocatore del Cristo Re non potrà tornare infatti in campo prima del 3 giugno 2018.
La sanzione è stata inflitta a Olariu perché «a seguito della segnatura di una rete avversaria - si legge nel provvedimento -, raggiungeva il direttore di gara a metà campo, offendendolo pesantemente e colpendolo con un pugno alla parte sinistra del volto, provocandogli forte dolore, stordimento e perdita dell'equilibrio. Per questo motivo, lo stesso arbitro chiedeva l'intervento della forza pubblica e dei sanitari, che lo portavano al pronto soccorso».
Dall'ospedale Morgese, che lamentava soprattuto un dolore all'orecchio sinistro, dopo le cure era stato dimesso la sera stessa. Ora, assieme alla sezione Aia di Trento cui dovrà eventualmente chiedere l'autorizzazione, dovrà valutare se presentare anche denuncia penale contro il giocatore affinché venga perseguito per il reato di lesioni personali volontarie, adempimento per il quale ha comunque novanta giorni di tempo dal giorno in cui è stato commesso il fatto.
Lo sconsiderato gesto ha avuto naturalmente conseguenze anche a carico della società. Il Cristo Re, che prima dello scontro diretto al vertice aveva un solo punto di distacco dal Civezzano, ha avuto partita persa a tavolino per 3-0 e dovrà pagare una multa di 200 euro «per responsabilità oggettiva, in quanto a seguito dell'aggressione da parte del loro portiere all'arbitro, nessuno dei dirigenti societari si è sentito in dovere di prestare soccorso al direttore di gara».
Proprio il Cristo Re soltanto tre giorni prima aveva vinto 3-2 in trasferta un recupero contro il Bernstol in cui invece erano stati i padroni di casa a dare in escandescenze contro l'arbitro alla fine della partita. «Al termine dell'incontro - si scrive nel referto del giudice sportivo -, l'arbitro, accerchiato da alcuni giocatori che lo offendevano e minacciavano, chiedeva l'intervento dei dirigenti di casa, ma non avendo avuto alcun riscontro, chiedeva l'intervento di una pattuglia dei carabinieri, presente sulle tribune». Alla società mochena è stata così comminata una multa di 200 euro e quattro suoi giocatori sono stati squalificati: Gianluca Bernabè dovrà rimanere lontano dai campi oltre un anno, fino al 3 giugno 2015, perché «subita una rete, si avvicinava all'assistente di parte avversario, reo di aver esultato, e in maniera violenta lo colpiva con un pugno al volto, in parte attutito per la prontezza di riflessi»; Alessandro Conci è stato squalificato per quattro turni perché «dopo aver subito una rete, si avvicinava minacciosamente al direttore di gara, spintonandolo violentemente con le mani sul suo petto e offendendolo»; per minacce al direttore di gara dopo la sua espulsione tre giornate sono state inflitte a Andrea Bernabè e due a Francesco Ochner per offese all'arbitro.  
Ma la calda settimana dei direttori di gara trentini non si è conclusa qui perché anche nel campionato Figc amatori si è consumata un'altra aggressione. Protagonista Tarek Shatbi del Real Stellato che si è beccato sei turni di squalifica: «Espulso - si legge nel provvedimento del giudice - per aver spintonato a gioco fermo un avversario, con atteggiamento minaccioso e intimidatorio spintonava anche il direttore di gara con entrambe le mani sul petto».
Forse è tempo e ora che in molti si diano una calmata. Questa sì, potente.

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