Casa dello Sport nel cassetto

La Casa dello sport alle Ghiaie non si farà più. Tra i progetti soffocati dalle necessità di spending review c'è anche quello faraonico, messo in piedi ai tempi delle vacche grasse, che prevedeva la costruzione a Trento sud di un edificio nel quale ospitare la sede del Comitato olimpico trentino e delle federazioni sportive. Uno «scherzetto» che sarebbe costato, secondo le previsioni iniziali, 13,5 milioni di euroI tuoi commenti

di Franco Gottardi

tiziano mellariniTRENTO - Non c'è nulla di ufficiale ma la voce rimbalza tra piazza Dante e via Belenzani, sede del Coni provinciale: la Casa dello sport alle Ghiaie non si farà più. Progetto cancellato. Soffocato dalle necessità di spending review, ucciso da una crisi che costringe a tirare la cinghia anche al movimento sportivo e ai suoi dirigenti.


Non che il Comitato Olimpico e le Federazioni abbiano rinunciato all'idea di una sede nello stesso palazzo, sembra però che dalla Provincia sia arrivata l'indicazione di puntare a qualcosa di più sobrio, probabilmente un edificio in città che abbia gli spazi sufficienti e costi più abbordabili rispetto ai 6 o 7 milioni di euro dell'ultima versione del progetto alle Ghiaie, pure notevolmente ridimensionata rispetto ai 13,5 milioni iniziali, poi scesi a 11,7.


Ufficialmente nessuno conferma. Ma questa è l'idea attorno a cui Provincia, Comune e Coni discuteranno in una riunione convocata per il 22 gennaio prossimo. «Non siamo ancora entrati nel merito - dichiara l'assessore allo sport Tiziano Mellarini. - Certo sono tempi diversi rispetto al passato e ci sono tanti aspetti da tenere in considerazione in una scelta così delicata. Valuteremo in un disegno complessivo quello che è necessario e utile per lo sport trentino e nell'ambito di questa analisi entrerà anche la Casa dello sport. Ma bisogna ragionare a 360 gradi senza focalizzarsi su progetti spezzatino». Risposta diplomatica, che tra le righe sembra comunque confermare la presenza di dubbi e la necessità di un surplus di analisi.


Provincia e Comune da qualche mese hanno avviato una corrispondenza sul progetto delle Ghiaie. La Casa dello sport, progettata in una prima versione come un grande edificio con ampi spazi per Coni e Federazioni, Asis, auditorium, ristorante, era stata ridimensionata un paio d'anni fa. La Provincia aveva già iniziato a versare le prime rate a Palazzo Thun, a cui era stata affidata la realizzazione del progetto dietro al PalaTrento, ma la giunta Andreatta e la maggioranza che lo sostiene aveva iniziato anche a interrogarsi sull'urgenza di un progetto simile nel momento in cui si stava faticando sempre di più a far quadrare i conti dei bilanci pubblici. Era perciò stato deciso di togliere il superfluo asciugando l'edificio di vetro e rinunciando ad auditorium, ristorante e sede di Asis. Con il risparmio, stimato in 4 o 5 milioni, si sarebbe potuto così metter mano a strutture richieste dallo sport praticato, come una copertura per la piscina olimpionica di via Fogazzaro, la sistemazione e la copertura delle vasche per i tuffi, o ancora una palestra per la ginnastica artistica o una pista coperta per gli allenamenti dei baby ciclisti. Più di un anno fa la Provincia aveva fatto pressing sul Comune chiedendo con una lettera cosa inttendesse fare, ma i mesi sono trascorsi senza che siano state prese decisioni definitive. Adesso è il Comune, che aveva indicato come prioritario il progetto di miglioramento del centro natatorio Manazzon, a scrivere ai nuovi inquilini di piazza Dante per avere ragguagli. Ma il tempo a questo punto potrebbe essere scaduto e il progetto delle Ghiaie definitivamente archiviato.


«Noi stiamo aspettando - spiega il presidente del Coni Giorgio Torgler - perché ci hanno detto che potrebbe esserci un'alternativa ma non sappiamo ancora esattamente quale sia». Sarà comunque più sobria e modesta di quanto si pensava di fare dodici anni fa. I tempi sono cambiati. I soldi non si possono più scialaquare, neanche per sport.

comments powered by Disqus