Belfanti-Pagniello, tutto nero su bianco?

Tutto rinviato. Ma di sole ventiquattrore. Il previsto incontro a tre, tra Piervittorio Belfanti, Morris Pagniello e Gianni Dondi, virtualmente proprietario delle quote del Calcio Trento, che dovrebbe ufficializzare l'ingresso in società del manager italo-australiano, si terrà in via Sanseverino oggi nel primo pomeriggio.Pagniello, che all'anagrafe si chiama in realtà Maurizio Antonio, raggiungerà Belfanti a Mantova nel mattino, poi i due saliranno insieme a Trento per mettere tutto nero su bianco

di Luca Avancini

Tutto rinviato. Ma di sole ventiquattrore. Il previsto incontro a tre, tra Piervittorio Belfanti, Morris Pagniello e Gianni Dondi, virtualmente proprietario delle quote del Calcio Trento, che dovrebbe ufficializzare l'ingresso in società del manager italo-australiano, si terrà in via Sanseverino oggi nel primo pomeriggio.
Pagniello, che all'anagrafe si chiama in realtà Maurizio Antonio, raggiungerà Belfanti a Mantova nel mattino, poi i due saliranno insieme a Trento per mettere tutto nero su bianco. Ci sarà il tempo per incontrare la squadra prima dell'allenamento e della presentazione ufficiale fissata intorno alle 15, poi il probabile nuovo presidente del Trento rientrerà in tutta fretta a Ovedo, dove ha sede la Genova International School of Soccer.
Non sono molti i nodi da sciogliere, l'accordo, che prevede un graduale passaggio di consegne tra Belfanti e Pagniello, era già stato sottoscritto da qualche tempo, e quest'ultimo avrebbe già dato in tal senso precise garanzie economiche all'attuale proprietà. «Per quanto mi riguarda la trattativa si può considerare già conclusa - ribadisce Piervittorio Belfanti -. Pagniello ha le migliori intenzioni e io non posso che essere contento del suo arrivo».
Il manager italo-australiano porterà in dote anche tre o quattro giocatori di categoria, uno si presenterà già oggi e come anticipato si tratta di un ex, Marco Perrore, attaccante di scuola Juventus che aveva vestito con poca fortuna la maglia gialloblù nel 2011 con Uber Manfredini in panchina. Non è da escludere pure il ritorno di Alessandro Lavecchia, attualmente a Orvieto ma molto legato a Gianni Petrollini, il dirigente umbro deputato ad occuparsi in prima persona dell'area tecnica.  
Proprio qui stava l'unico ostacolo nella trattativa, Pagniello lo vuole al suo fianco a tutti i costi, una prospettiva che non ha mai entusiasmato Belfanti e che metterebbe in una scomoda posizione l'attuale segretario e factotum Claudio Dondi, uomo di fiducia del patron mantovano. Petrollini si era definito «l'ago della bilancia», un'immagine un tantino enfatica ma non distante dalla realtà. Sarà questo il primo problema che i due dovranno risolvere.
 

Nodo mercato.
La squadra nel frattempo resta come d'abitudine un cantiere aperto. Le prove poco incoraggianti con Plose e Salorno hanno spinto i dirigenti a sondare il mercato con una certa insistenza alla ricerca di qualche puntello. La priorità resta il settore d'attacco, Andrea Antonaci, che ha fatto il suo esordio domenica scorsa, non ha certo risolto l'anemia da gol dei gialloblù (una rete in quattro partite ufficiali) e proprio per questo il ragionier Dondi si era segnato in agenda due nomi, quello di Ivan Perrone, classe '92, scampoli di presenze due stagioni fa con il Pergocrema, e quello di Vuk Cvetkovic, punta di origine serba, compagno di reparto di Bortolotti e Sessolo in D nel 2007 con il Trento di Gigi Capuzzo, passato poi a Este, Montebelluna, Carpenedolo e e Derthona (sette presenze e due gol). Scelte ora condizionate dall'avvento di  Pagniello. Nel frattempo sono tornati ad allenarsi a pieno regime Pellè e il portiere Bertacco, si è rivisto pure Andrea Wang, mentre ha provato con il gruppo il difensore centrale Raoul Ferrari, ex Treviso.
 

Nodo pignoramenti.
Sono attese a breve novità anche sul fronte giudiziario. Con ogni probabilità il 24 settembre il tribunale di Belluno dovrebbe finalmente pronunciarsi sulla nota vicenda dei cartellini pignorati e sul ricorso presentato dal Calcio Trento. Dovesse essere confermata l'efficacia del decreto ingiuntivo, il cartellino dei giocatori potrebbe finire all'asta. Per le offerte si partirà dal valore fissato dall'ufficiale giudiziario: 5mila euro per ciascun giocatore.

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