Guardiola conquista Riva del Garda

Il ciclone Josep Guardiola ha investito il Garda Trentino. In una conferenza stampa affollata il neo allenatore del Fc Bayern Monaco, destreggiandosi con maestria fra italiano, spagnolo, inglese e tedesco, ha dato il via al ritiro della propria nuova squadra fra Arco e Riva del Garda

Super Bayern: vittoria a Barcellona (3-0) e finale conquistataRIVA - Il ciclone Josep Guardiola ha investito il Garda Trentino. In una conferenza stampa affollata il neo allenatore del Fc Bayern Monaco, destreggiandosi con maestria fra italiano, spagnolo, inglese e tedesco, ha dato il via al ritiro della propria nuova squadra fra Arco e Riva del Garda. Poco dopo l'arrivo, verso le 13, il tecnico catalano è stato accolto da taccuini e microfoni prima di scendere in campo e guidare il primo allenamento a porte aperte, previsto alle 18, al campo sportivo di via Pomerio ad Arco. A dare il benvenuto alla formazione bavarese, che si fermerà qui fino al prossimo 12 luglio, l'assessore provinciale all'agricoltura, foreste, turismo, promozione, caccia e pesca della Provincia di Trento, Tiziano Mellarini, e Marco Benedetti, presidente dell'azienda di promozione turistica Ingarda.

«La presenza del Fc Bayern Monaco e di “Pep” Guardiola onora un territorio conosciuto per la propria capacità di abbinare sport ed offerta turistica – ha detto Mellarini – sono sicuro che questo periodo di preparazione in Trentino porterà molta fortuna alla squadra bavarese, dandole la stessa linfa che lo scorso anno ha dato una spinta importante in una stagione ricca di vittorie. I successi del Fc Bayern Monaco sono anche della nostra provincia, che con la società tedesca ha stretto un rapporto particolare, condividendo un progetto di marketing straordinario». Questo sarà il quarto ritiro pre-campionato dei biancorossi in Trentino, seconda casa dei campioni d'Europa ormai dal 2010. Oltre alla prima squadra arriveranno fra le Dolomiti ed il Garda anche tutte le giovanili. «Per il nostro territorio – ha aggiunto Marco Benedetti – è un motivo di grande orgoglio ospitare una società gloriosa come questa. La nostra è una località molto nota come stazione di soggiorno, confidiamo che qui troviate oltre ad un'ottima accoglienza anche scenari unici che faranno da cornice ai vostri allenamenti».

Microfono, quindi, a Guardiola che ha spaziato su tantissimi aspetti caldi del calcio europeo. Quasi un'ora di conferenza stampa, inaugurata dalla grande curiosità del tecnico catalano verso il Trentino. «Conosco molto bene il Garda – ha commentato – negli anni in cui giocavo a Brescia portavo spesso la mia famiglia a mangiare e passeggiare sulle rive del lago. In questa settimana avrò l'occasione di conoscere meglio anche il versante trentino. Mi auguro che la gente possa divertirsi guardandoci. Mi hanno parlato molto bene dei ritiri degli anni scorsi e sono sicuro che anche questa volta le cose andranno per il meglio».

Via, quindi, ad un tourbillon di domande sui diversi aspetti della sua nuova vita calcistica in biancorosso. Dal mercato all'impatto con la squadra. «Tutto l'ambiente è molto comprensivo con me – ha detto il campione olimpico con la Spagna alle Olimpiadi di Barcellona 1992 – ho voluto portare con me tutti i giocatori ed anche tanti giovani, perché questa settimana sarà importante per lavorare e soprattutto conoscerci meglio. Gomez alla Fiorentina? Non lo so, su queste questioni deve esprimersi la società. Certo se Mario resterà qui sarà un giocatore della rosa a tutti gli effetti». Poi tanti elogi al suo predecessore, Heynckes, ed alla Juventus per quel che concerne il calcio italiano. «Il mio compito è cercare di mantenere il Fc Bayern Monaco ai livelli che ha raggiunto – prosegue Guardiola –. Voglio che la mia squadra cerchi sempre il possesso della palla e produca gioco. Ho un grande rispetto per il pubblico e voglio che si diverta a guardarci giocare. In rosa ho trovato diversi ragazzi molto interessanti: adoro poter lavorare coi giovani, hanno fame, voglia e passione». Parlando del Brescia, sua ex squadra, e della prossima amichevole ad Arco contro le “rondinelle” al tecnico catalano si illuminano gli occhi. «Brescia è casa mia – ha detto – lì ho vissuto anni indimenticabili con persone speciali, la famiglia Corioni mi ha accolto a braccia aperte fin dal primo istante. Sarà bello giocare contro di loro». Le domande si susseguono e lui, Pep risponde in quattro lingue in merito ad una ipotetica difesa a tre, alle condizioni fisiche dei brasiliani reduci dalla Confederation Cup, agli obiettivi della nuova stagione e alla prossima sfida con Mourinho nella Supercoppa Europea. Quasi un'ora di full-immersion nel calcio internazionale, prima di tornare dai propri ragazzi: c'è un ritiro precampionato da mettere in moto.

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