Toni Cairoli show, trionfo al Ciclamino

Irresistibile Tony Cairoli. Sulla pista del Ciclamino di Pietramurata, che non ama particolarmente, il sei volte campione del mondo domina entrambe le manche del Gp del Trentino, quarta tappa del Mondiale MX1, senza lasciare neppure una curva agli avversari. Scattato in testa sia nella prima che nella seconda sfida, il pilota siciliano, in sella a una KTM Red Bull, ha impresso un passo insostenibile per gli avversari che si sono dovuti accontentare di lottare per i restanti gradini del podio

"Noi italiani siamo sempre i migliori". Mai frase più azzeccata, dal campionissimo Toni Cairoli, il dominatore ieri nella quarta prova del mondiale sulla pista del "Ciclamino", davanti a quasi 13mila spettatori, nel primo, storico, entusiasmante Gran premio del Trentino. La classe regina della Mx1 ha il suo indiscusso padrone ed è ancora il quattro volte iridato siciliano, inoltre il Trentino ha trovato un organizzatore di dimensione mondiale ed è il moto club di Arco. Una sinfonia tutta italiana per un impegno di respiro mondialoe.
L'esercito dei 400 volontari diretti dal sodalizio che gestisce la pista di Pietramurata ha giocato un match vincente quasi quanto quello del formidabile "Valentino Rossi" del motocross.
L'inno di Mameli sul podio finale, con Cairoli affiancato dall'olandese De Dycker e dal francese Paulin, è stato salutato da una folla immensa che ha tributato un'ovazione al campione azzurro ed anche a questa occasione di poter assistere ad uno spettacolo mirabolante con il meglio delle due ruote artigliate.
Nella Mx2 ha fatto la parte del leone un altro campione uscente, l'olandese Herlings, già visto all'opera qui al Ciclamino agli Internazionali d'Italia proprio contro Cairoli nella sfida diretta d'Elite. E le immagini di SportItalia in diretta hanno trasmesso le gesta di questi piloti moltiplicate per altre 61 emittenti che hanno accontentato la passione e la curiosità di un miliardo e 200 milioni di teleutenti. Sono cifre incredibile che danno lo spessore dell'evento. Adrenalinico e trascinante per chi sa godere delle prodezze di questi campioni e che conosce anche la loro fama. Cairoli è stato assediato da centinaia di fan pronti alla fotografia e alla richiesta di autografo. Mameli ha poi fatto venire la pelle d'oca a tutti nel giorno in cui il grande campione di Patti ha trovato gloria tra le montagne del Trentino. Nella "Montecarlo" del motocross come è stata ribattezzata la location di Pietramurata anche se sugli schermi andava spesso la dizione "Arco di Trento" in omaggio allo strepitoso moto club organizzatore.
Quattro manche che hanno strappato applausi a ripetizione. Ecco la loro cronaca.
 

Prima manche Mx1 

Partenza fulminante del re della Trinacria sulla sua competitiva Ktm, quel Cairoli che nel rito del cancelletto, qualche minuto prima del via, ha depositato con le sue mani la terra per creare un leggero trampolino e poi ha segnato con lo stivale la scia di entrata davanti all'attrezzo in ferro che poi cade e i rombi si trasformano in tuoni e fulmini sgasanti. E' stata una prima manche, davanti ad un pubblico delirante per il campione uscente, dove Toni non ha guardato in faccia nessuno ed è schizzato subito in testa praticamente "uccidendo" ogni chance avversaria e così anche lo spettacolo inteso come sorpassi e duelli testa a testa. Come ci aveva dichiarato sabato nell'intervista esclusiva che ci aveva rilasciato, il leone di Patti voleva dimostrare subito che questo percorso trentino gli aggrada nella classe (dai 350 ai 450 cc) dove è imperatore fecondo di risultati da 4 anni di fila. Agli Internazionali si erano messi di mezzo un sasso malandrino finito nella catena e un doppiato che gli era finito addosso, ma qui è stato un monologo.
Per 35 minuti e due giri non c'è stato scampo per nessuno tanta è stata la supremazia del siciliano del team Red Bull, che ha gareggiato con una piccola telecamera in cima al casco. L'inglese Searle è stato il più bravo a rimanere in scia, dopo la partenza, a Cairoli così l'estone Lock (che poi ha avuto un incidente ed ha cambiato la ruota rientrando per allenarsi...), e il portoghese Gonsalves. Poi sono rientrati i favoriti a duellare con il campionissimo ma il duello non c'è mai stato e così il compagno di scuderia di Toni, il belga de Dycker, il francese Paulin e l'altro belga Desalle si sono accontentati di superare il britannico in chiara difficoltà fisica, poi sono rimasti senza a ad un distacco compreso tra i 3 e i 5 secondi dal battistrada azzurro. Il marsigliese su Kawasaki e il vallone su Suzuki si sono sfidati per la piazza d'onore, finita a Paulin a 3'045 da Cairoli e Desalle ha chiuso a 4'537 dal dominatore, che è poi andato ad abbracciare il team di meccanici e di dirigenti.
Al debutto assoluto il roveretano Lorenzo Pedri è finito 23° con la sua Honda e così anche l'altro trentino il gardesano Fabio Ferrari è rimasto due posti più sopra, sempre su Honda, al cospetto di autentici mostri della Mx1. E che mancavano il russo Bobryshev, sabato rimasto infortunato, il belga Roleants che ah avuto un incidente ed ha rotto la moto, e il francese Frossard ancora non recuperato da un infortunio.
 

Seconda manche Mx1 – 

E ancora una volta Cairoli scatta come un indiavolato alla partenza e nessuno è più capace di raggiungerlo. Tra l'altro i più temibili avversari, Pualin e Desalle partono malissimo, e così poi è solo il suo compagno di scuderia De Dycker a rimanergli in scia ma senza mai attaccarlo. Il campione porta il numero 222 ed è lui che deve rivincere il titolo. Pensiamo che la strategia della Ktm Red Bull non abbia alternative. L'avvio leggendario lascia quindi tutti di stucco, Pualin è 18° ma poi rimonterà fino al quarto posto – bravo il tedesco Nagl a soffiargli il bronzo ma il podio è solo per chi ha accumulato punti nelle due manche - così come Desalle finisce attardato e poi riuscirà a rimontare solo fino all'ottavo posto, perdendo il podio generale. De Dycker sarà poi secondo con il miglior tempo sul giro ma il distacco dall'amico Toni è di quasi 7 secondi.

 

Prima manche Mx2 –

In questa classe (cilindrata 250 cc) il Cairoli di turno è l'olandese Jeffrey Herlings. Lui però è partito male, molto male e si sono spinti in testa i due francesi Tixier e Charlier con lo spagnolo Butron all'inseguimento. Male per tutta la manche l'atteso azzurro, il viterbese Lupino, che ha chiuso sedicesimo, quindi il noneso Luca Borz su Yamaha è finito 29°. Herlings si è scatenato ed ha condotto un'appassionante rimonta, superando Tixier, lui in curva secca, e Charlier, confermandosi pronto per la Mx1 e per il terzo titolo in questa categoria.
 

Seconda manche Mx2 – 

Anche il tulipano Herlings concede il bis. Senza tante discussioni. E' lui il più forte in questa classe. Non ce n'è per nessuno. Il formidabile olandese piazza il miglior tempo sul giro, la partenza è di quelle che lasciano a bocca aperta, sempre al comando e alla fine lo spagnolo Butron sarà secondo a 31 secondi di distacco. Un'enormità e così anche per gli altri. Herlings come Cairoli e magari il prossimo anno li vedremo duellare. Magari Toni trova qualcuno che lo metterà in ansia e lo farà sudare un po' di più.

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