Daniel Oss attacca le strade in pavé

Ad Harelbeke ha fatto il numero. Una volta che Cancellara si era involato, Daniel Oss ha messo alla frusta il gruppetto di inseguitori e c'è voluta una volata imperiale di Sagan per levargli il secondo posto. Domenica, al Fiandre, è stato il migliore degli italiani, dodicesimo, con una gara corsa sempre nelle prime posizioni. Insomma, ormai Oss è un ciclista completo che in queste gare del Nord può senz'altro essere annoverato tra i pretendenti più accreditati

di Maurilio Barozzi

Ad Harelbeke ha fatto il numero. Una volta che Cancellara si era involato, Daniel Oss ha messo alla frusta il gruppetto di inseguitori e c'è voluta una volata imperiale di Sagan per levargli il secondo posto. Domenica, al Fiandre, è stato il migliore degli italiani, dodicesimo, con una gara corsa sempre nelle prime posizioni. Insomma, ormai Oss è un ciclista completo che in queste gare del Nord può senz'altro essere annoverato tra i pretendenti più accreditati. E, dopo che lo scorso anno era stato spedito dalla Liquigas in Belgio a far da gregario a Sagan, ricambiato poi dal ritiro di quest'ultimo quando alla Roubaix avrebbe dovuto essere il suo turno far da capitano, oggi le cose sembrano essere decisamente differenti. Il cambio di squadra che ha portato il perginese - torbolano d'adozione e d'elezione - alla Bmc sembra essere una delle scelte che hanno permesso a Daniel Oss di rilanciarsi e di recuperare quella credibilità e fiducia che lo scorso anno era stata leggermente appannata.
«Sto molto bene - conferma Daniel -. La squadra mi supporta nelle scelte e soprattutto mi dimostra fiducia in ogni circostanza». Una fiducia che senza dubbio lui sta ripagando con una visibilità e una costanza di rendimento che, come si diceva, in questa fase della campagna del Nord lo ha fatto maturare. «Ad Harelbeke quando è partito Cancellara abbiamo subito capito che non c'era niente da fare. Quando va via con quel passo e questa condizione è proprio difficile tenere la sua ruota. Così ho provato a giocarmi il secondo posto con una partenza anticipata. Purtroppo Sagan ha avuto un guizzo in volata e sono arrivato terzo». Poi domenica, al Fiandre, altra vittoria di Cancellara, ma altra prova convincente di Daniel. «La sera prima della gara stavo in stanza con Manuel Quinziato. E già allora gli avevo confessato che il mio obiettivo era arrivare nei primi dieci. Ho sbagliato di poco, dodicesimo. Ma il risultato e la condotta di gara mi hanno convinto che il lavoro che sto facendo con Dario Broccardo stia dando i giusti risultati. Mi sento bene».
La stagione del Nord non è ancora finita, però. Infatti Oss sta preparando gli ultimi dettagli prima di partire per Parigi dove domenica correrà la Parigi-Roubaix. «Ora i miei programmi sono focalizzati su quella corsa - racconta -. Mi sono allenato leggero ieri e farò un paio di ore di qualità anche domani (oggi per chi legge) con la bicicletta che userò domenica. Una bici col telaio leggermente più lungo rispetto a quella che uso di solito. Poi, dalla settimana prossima inizierò un programma di lavoro che mi avvicinerà al Giro d'Italia, dove saremo in gara con Cadel Evans. Ma a differenza sua io non correrò il Giro del Trentino. In realtà non farò molte corse prima del Giro d'Italia anche se penso che la Bmc abbia pensato di farmi partecipare al Romandia».
Nel frattempo, comunque, c'è imminente la Roubaix, domenica. Una gara dura e selettiva, che Daniel consoce bene e che quest'anno avrà la possibilità di affrontare al meglio, con compagni di squadra come Quinziato e Hushovd che saranno in grado di coadiuvarlo al meglio sulle famose strade in pavé.

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