Il Trento dà spettacolo e continua a sperare

Tre punti e tre gol per continuare a dare un senso al campionato e alla stagione. E tenere viva la piccola fiammella della speranza. Con il gioco e lo spettacolo perché quello che spazza via i supponenti pavesi del Voghera è il miglior Trento visto finora, per qualità, condizione atletica e volontà. Notizia confortante a pochi giorni dal derby cruciale con i cugini della Fersina. Certo a Vigalzano i gialloblù non troveranno di sicuro avversari compiacenti e remissivi come quelli rossoneri, nemmeno la pallida controfigura di una squadra che dovrebbe occupare il secondo posto in classifica, ma questo in fondo conta poco

di Luca Avancini

Tre punti e tre gol per continuare a dare un senso al campionato e alla stagione. E tenere viva la piccola fiammella della speranza. Con il gioco e lo spettacolo perché quello che spazza via i supponenti pavesi del Voghera è il miglior Trento visto finora, per qualità, condizione atletica e volontà. Notizia confortante a pochi giorni dal derby cruciale con i cugini della Fersina. Certo a Vigalzano i gialloblù non troveranno di sicuro avversari compiacenti e remissivi come quelli rossoneri, nemmeno la pallida controfigura di una squadra che dovrebbe occupare il secondo posto in classifica, ma questo in fondo conta poco, ben più importante è aver ammirato una squadra che ha ancora tanta voglia di reagire e di lottare. La gara con i pavesi è un monologo gialloblù, gli ospiti sfruttano una leggerezza difensiva per sbloccare la partita ma poi rinunciano a qualsiasi proposito velleitario dominati in lungo e in largo dalla formazione di De Paola che ha un solo demerito, quello di attendere quasi cinquanta minuti per indirizzare il risultato dalla parte giusta.
Il tecnico propone la formazione annunciata, Casagrande fa argine sulla mediana, Gattamelata si defila sulla corsia di sinistra mentre Dos Santos affianca Mazzetto nella zona nevralgica del campo con il preciso intento di aggiungere qualità alla manovra dei padroni di casa. I gialloblù si spingono subito in avanti affidandosi come d'abitudine alle sgroppate di Alberti, il Voghera impiega poco però per prendere le misure alla difesa aquilotta: sul lancio in verticale di Micheloni, Rossi e Difino salgono incautamente lasciandosi prendere d'infilata da Zirilli, la conclusione al limite non è irresistibile ma la palla viscida sfugge dalle mani di Sforzin per finire comodamente sui piedi di Coccu che non può sbagliare con la porta spalancata davanti.
La botta è dura ma il Trento si ribella immediatamente schiacciando in area i rivali. Gli angoli si sprecano, sette solo nei primi venti minuti di gioco, e dalla bandierina piovono le minacce maggiori: la prima è innescata da una elegante giocata di Gattamelata che trova nel cuore dell'area la deviazione di testa Aquaro ma anche la pronta risposta di un attento La Gorga. Il Voghera si limita ad aspettare il momento buono per le ripartenze ma concede e non poco nella sua metà campo. Gatta sembra ispirato e alla mezzora trova l'imbucata giusta per Alberti che fila come un treno verso La Gorga, il diagonale sull'uscita del portiere non è però abbastanza forte e consente a Pollarolo di intercettare la palla proprio sulla linea di porta.
I pavesi sbandano e al minuto trentaquattro si concretizza l'opportunità più ghiotta, sull'ennesimo corner Pollarolo trattiene per la maglia Casagrande che frana a terra. Rigore che Aquaro si incarica di gettare alle ortiche mandando il pallone a lato, alla sinistra di La Gorga. Il Trento resta sotto ma è sempre padrone della partita anche per l'atteggiamento rinunciatario degli ospiti, tutti rintanati o quasi a ridosso della propria tre quarti. Dai piedi di Gattamelata nascono le situazioni migliori, la conclusione del centrocampista costringe La Gorga ad un difficile intervento in volo, poi è Alberti a calciare malamente la palla a lato da buona posizione vanificando l'iniziativa del compagno.
La ripresa si apre srotolando lo stesso copione. Aquaro ci prova dopo un minuto con una conclusione dal limite che sibila non lontana dal palo di destra. Poi è Alberti a chiamare La Gorga ad un difficile intervento in angolo. Il pareggio è nell'aria, anche perché il Voghera sembra rimasto negli spogliatoi, e si materializza al decimo quando Diana può calciare in porta indisturbato sull'undicesima (!) battuta d'angolo. La partita finalmente svolta e il sorpasso è suggellato solo due minuti più tardi da una splendida punizione di Gattamelata che si infila imprendibile all'incrocio dei pali. Il Voghera fatica a scuotersi dal torpore ma confeziona comunque un'azione pericolosa con un'incursione di Alessandro che da posizione defilata pizzica la traversa. La partita potrebbe complicarsi a metà tempo quando Difino già ammonito stende Alessandro lanciato in contropiede, il Trento si ritrova in inferiorità numerica ma De Paola ha già pescato il «jolly» dalla panchina, De Zerbi, che dalla distanza sorprende con una conclusione precisa La Gorga. Gara finita, non fosse per l'ostinazione di Coccu: Diana rischia l'autogol per frenarne l'irruenza ma Sforzin stavolta non si fa sorprendere.

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