Paraplegica alla Stramilano: la bella storia di Manuela

La partenza è domani alle 9 ma per lei gli organizzatori hanno fatto un'eccezione: la sua gara comincerà alle 6 del mattino, tre ore prima, in una piazza Duomo ancora buia e deserta. Manuela Migliaccio, 29 anni, da tre su una sedia a rotelle, affronterà i dieci chilometri della Stramilano con un esoscheletro e senza paure: "Temo solo la pioggia - spiega - ma sono attrezzata"

La partenza è domani alle 9 ma per lei gli organizzatori hanno fatto un'eccezione: la sua gara comincerà alle 6 del mattino, tre ore prima, in una piazza Duomo ancora buia e deserta. Manuela Migliaccio, 29 anni, da tre su una sedia a rotelle, affronterà i dieci chilometri della Stramilano con un esoscheletro e senza paure: "Temo solo la pioggia - spiega - ma sono attrezzata". Paraplegica dopo un incidente avvenuto in Grecia tre anni e mezzo fa, Manuela avrà attorno a sé lungo il percorso le amiche e il fidanzato, oltre a due fisioterapiste e a un bioingegnere. Si muoverà con un esoscheletro robotizzato con quattro motori elettrici che, mobilizzando l'anca e il ginocchio, le permetterà, nonostante la lesione midollare completa, di camminare: le due stampelle alle mani la aiuteranno a mantenere l'equilibrio e lo zainetto sulle spalle conterrà le batterie e l'unità di controllo necessarie al funzionamento dell'apparecchio che la 29enne napoletana ha già ampiamente testato partecipando in passato a due marce di 5 e 6 km. Domani mattina si cimenterà sui 10 ma ha già chiaro il nuovo obiettivo: la maratona di New York. "È vero: punto in alto. Sono fatta così. Se riuscirò, bene. Altrimenti bene lo stesso". Con l'aiuto dell'equipe medica di Villa Beretta, il presidio riabilitativo dell'ospedale Valduce di Costa Masnaga, in provincia di Lecco, Manuela ha imparato velocemente l'uso dell'esoscheletro ed è in grado di marciare al ritmo di 1,8 km l'ora per due ore consecutive. Domani dovrà fare i conti con la lunghezza del percorso. A metà gara è prevista una sosta, 30-40 minuti per verificare le sue condizioni e la funzionalità dell'apparecchiatura che la sostiene. A scortarla ci sarà pure un'ambulanza della Croce Rossa anche se, spiegano gli organizzatori della manifestazione, lei non ne ha alcun bisogno. Servirà soprattutto da apripista per indicare a lei la strada e agli automobilisti di passaggio la sua presenza visto che a quell'ora il percorso non sarà ancora transennato per l'arrivo delle decine di migliaia di persone che anche quest'anno - 42/a edizione della marcia - si sono iscritte. Per Manuela mezz'ora di pausa e poi di nuovo in piedi fino al traguardo e agli applausi che la attendono sul prato dell'Arena.

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