Kostadinova e Papa affondano la Delta

Oltre due ore di battaglia, con scambi infiniti, punti combattuti, polemiche e tanta tensione agonistica: è stato un vero derby, il primo della storia della pallavolo regionale in serie B1 tra Trentino e Alto Adige, quello tra Delta Informatica e Neruda Volksbank, con la squadra allenata da Bonafede che si è imposta al quinto set. A Pergine il match è stato tirato fino alla fine: la Delta ha dominato il primo set subendo poi il ritorno veemente delle altoatesine negli altri due parziali che hanno messo in crisi grazie alla battuta le trentine, brave però a non cedere malamente tentando grandi rimonte in entrambi i finali di set senza però riuscirvi, cosa accaduta nel quarto parziale dove la squadra di Koja ha avuto la forza di recuperare lo svantaggio e imporsi ai vantaggi; senza storia invece il tiebreak, dominato dal Neruda

Oltre due ore di battaglia, con scambi infiniti, punti combattuti, polemiche e tanta tensione agonistica: è stato un vero derby, il primo della storia della pallavolo regionale in serie B1 tra Trentino e Alto Adige, quello tra Delta Informatica e Neruda Volksbank, con la squadra allenata da Bonafede che si è imposta al quinto set. Per quanto si è potuto vedere in quel di Pergine il match è stato veramente tirato fino alla fine, dove la Delta ha dominato il primo set subendo poi il ritorno veemente delle altoatesine negli altri due parziali che hanno messo in crisi grazie alla battuta le trentine, brave però a non cedere malamente tentando grandi rimonte in entrambi i finali di set senza però riuscirvi, cosa accaduta nel quarto parziale dove la squadra di Koja ha avuto la forza di recuperare lo svantaggio e imporsi ai vantaggi; senza storia invece il tiebreak, dominato dal Neruda. A fare la differenza è stata la coppia di schiacciatrici Kostadinova–Papa, autrici rispettivamente di 26 e 25 punti, devastanti in attacco e al servizio. Battuta che è stata importante per la vittoria delle altoatesine, che hanno messo in croce la ricezione trentina con 11 ace. Bene anche la centrale Bogatec (dieci punti), una delle tante ex di questo derby (Fogagnolo e Giora nella Delta, Penasa e l'allenatore Bonafede, in passato mister dell'Alta Valsugana). La Delta ha potuto contare sulla solita eccezionale Marchioron, top scorer della partita con ventotto punti e il 50% in attacco, Rubini (diciassette) e la centrale Fondriest (sedici).
Il primo set è tutto di marca perginese, che scappa subito via con Fondriest al servizio fino al 10–4, vantaggio aumentato fino al 17–7 grazie a due muri di fila di Rubini, poi l'attacco di Marchioron chiude i conti sul 25–15. Nel secondo set Bonafede inserisce la giovane Waldthaler al posto di Penasa, ma la scossa è data dal duo Papa–Kostadinova, che cominciano a martellare senza pietà nonostante il buon inizio delle trentine (8–7, 13–20); la Delta torna sotto con un break di sei punti (19–20), ma tre attacchi di fila di Papa spengono ogni speranza e il Neruda va a vincere 22–25 grazie al punti di Kostadinova. Il terzo parziale il Neruda inizia a razzo  (3–8): sembra non esserci storia perché le altoatesine si portano fino al 9–20, però la Delta inizia una clamorosa rimonta che la porta fino al 22–23 ma l'errore in battuta di Pesce e l'attacco di Kostadinova chiudono il set 22–25. Stesso copione anche nel quarto set: Neruda avanti fino a metà set (3–8, 12–16), e recupero della Delta fino ai punti finali (21–20), ma questa volta sono le padrone di casa a spuntarla grazie a un'invasione fischiata sul 26 pari e al punto di Rubini. Il tiebreak non ha storia con il Neruda che non sbaglia nulla (4–8, 7–15) e porta a casa la vittoria e due sudatissimi punti.

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