Itas senza problemi 3-0 a San Giustino

La parola stanchezza non trova spazio nel vocabolario della squadra campione d'Italia, d'Europa e del Mondo. Nonostante si tratti della nona gara in venti giorni l'Itas Diatec fa un sol boccone dell'Energy Resources San Giustino riconciliandosi con il PalaTrento (in campionato) dopo la sconfitta al tiebreak rimediata con Macerata. Trento torna a correre, risale la classifica e ritrova un buon livello di gioco dopo il «compitino» svolto in Champions League con il modesto Cai Teruel MARCO FONTANA

itas volleyTRENTO - La parola stanchezza non trova spazio nel vocabolario della squadra campione d'Italia, d'Europa e del Mondo. Nonostante si tratti della nona gara in venti giorni l'Itas Diatec fa un sol boccone dell'Energy Resources San Giustino riconciliandosi con il PalaTrento (in campionato) dopo la sconfitta al tiebreak rimediata con Macerata. Trento torna a correre, risale la classifica e ritrova un buon livello di gioco dopo il «compitino» svolto in Champions League con il modesto Cai Teruel. Il gemellaggio tra le due tifoserie e il minuto in silenzio per ricordare Marco Simoncelli, tragicamente scomparso ieri a Sepang, fanno da antipasto alla partita, vinta con personalità e tranquillità dalla formazione di Stoytchev, ispirata al servizio e abile a sfruttare al meglio la giornata positiva dei tre attaccanti di palla alta con Kaziyski, Juantorena e Stokr raramente contenuti dal sistema muro-difesa ospite.

Non senza sorpresa la lettura dello «starting six» dei campioni del Mondo, dove non figura Mitar Djuric, nemmeno a referto in quanto bloccato da un lieve attacco influenzale. Al suo posto Burgsthaler. De Giorgi, orfano del serbo Starovic, gravemente infortunatosi al ginocchio il 25 settembre nel match con Vibo Valentia, si affida al sestetto senza un vero opposto di ruolo con l'ex martello di Piacenza Tine Urnaut dirottato in posto-2 e il tandem Conte-Rauwerdink in banda. Il lanciato avvio di San Giustino (2-4) è solo un fuoco di paglia perché la reazione trentina è immediata (9-9); il turno al servizio di Juantorena regala il sorpasso all'Itas (11-9) che incrementa il gap grazie alla battuta vincente e al diagonale di un ottimo Stokr (16-13). La fase punto dei campioni d'Italia funziona benissimo ed è a muro che Juantorena e Raphael raccolgono altri due break (20-16). Un efficace Conte (100% nel set) prova a rendere più interessante la frazione ma un altro di ace di Juantorena e due errori degli umbri mandano le squadre al cambio di campo (25-20).

L'equilibrio torna a farla da padrone in avvio di secondo set, giocato a punto fino al 9-9; sugli scudi Kaziyski, letale da posto-4, prima che una doppia e un attacco fuori misura di uno spento Creus regalino all'Itas il +3 (12-9). Burgsthaler si sblocca e trova il primo punto della sua gara (13-9) con il sestetto di De Giorgi in difficoltà a reggere il ritmo imposto da Raphael e compagni. Il colpo di grazie agli umbri lo infligge un micidiale Juantorena che nel giro di pochi secondi sciorina tutto il proprio repertorio, fatto di ace (18-13) e «pipe» che assomigliano tanto a primi tempi (19-13). Il time out richiesto da De Giorgi non spezza il ritmo a Trento che si appoggia ad un Kaziyski altrettanto in «palla» per archiviare in fretta anche il secondo parziale, chiuso dal muro di Burgsthaler (25-17). Stokr continua a martellare da posto-2 e, ben assistito da capitan Kaziyski (altro ace), propizia il primo break del terzo set (6-4). Parziale che si incanala immediatamente sul binario corretto e Stoytchev ne approfitta per concedere un po' di riposo a Birarelli, avvicendandolo con Brinkman. I servizi dei picchiatori trentini continuano a mietere vittime nella seconda linea umbra ed a poco giova alla squadra l'ingresso di Sammelvuo: strada in discesa per Trento (ottimi Kaziyski e Stokr) che, nonostante una breve pausa, fa scorrere i titoli di coda con largo anticipo (16-10), avviandosi a grandi falcate verso un 3-0 più agevole forse del previsto (25-20, muro finale di Zygadlo). Tempo per festeggiare il successo ce ne sarà pochissimo: domani sarà già tempo di tornare in campo per la trasferta a Belgrado di Champions, antipasto del big match di sabato quando Raphael e compagni torneranno al PalaPanini di Modena per il «revival» dell'infuocata ed emozionante semifinale scudetto dello scorso anno.

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