Pandemia / Sanità

Contagi e ricoveri non calano: la Provincia proroga l'apertura delle strutture di supporto all'Apss

La residenza San Vendemmiano di Castel Ivano e la rsa di Tione saranno ancora utilizzate per pazienti covid. L'assessora Segnana: "L'evoluzione della situazione epidemiologica sta comportando una recrudescenza del fenomeno con ricadute anche sui ricoveri ospedalieri"

TRENTO. La pandemia preoccupa e sono state prorogate fino al 30 aprile le attività di alcune strutture covid a supporto dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari.

Lo ha deciso nei giorni scorsi la giunta provinciale di Trento su proposta dell'assessore Segnana.

Si tratta - precisa una nota - della residenza San Vendemmiano di Castel Ivano, con 25 posti letto, e della rsao di Tione, con 14 posti letto.

Con lo stesso provvedimento si conferma inoltre l'attivazione fino al 30 aprile di alcuni posti letto presso le Rsa di Pergine e di Pieve Tesino, convenzionati con l'Apss come residenzialità sanitaria territoriale temporanea.

"L'evoluzione della situazione epidemiologica sta comportando una recrudescenza del fenomeno con ricadute anche sui ricoveri ospedalieri - spiega l'assessore Segnana - di qui la necessità di riprogrammare la disponibilità di posti letto di supporto al servizio sanitario provinciale, presenti sul territorio".

A supporto del servizio sanitario provinciale, sono attive alcune strutture con funzione di residenza sanitaria territoriale covid e alcuni posti letto di rsa come posti letto di residenzialità sanitaria territoriale temporanea. Tali strutture accolgono pazienti provenienti dagli ospedali, dal territorio e dalle rsa, con oneri a totale carico del servizio sanitario provinciale.

Le strutture individuate dal provvedimento proseguiranno l'attività fino al 30 aprile, mentre il nucleo covid presso la Residenza SacroCuore di Bolognano e quello presso il presidio sociosanitario di Ala torneranno alla loro funzione originaria.

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