La prima bimba registrata all'anagrafe con due papà

I tecnici del Comune di Roma «per la prima volta» hanno effettuato «una trascrizione completa e “spontanea”, ovvero senza l’intervento di un giudice di una bimba nata in Canada riconoscendone subito i due papà, tali grazie alla gestazione per altri».

Ad annunciare l’evento è il legale che ha seguito il caso, Alexander Schuster. Di recente due gemelli, figli di due padri, sono stati registrati anche all’anagrafe di Gabicce, piccolo centro del litorale marchigiano. Ma secondo il legale, noto per seguire in Italia casi di questo tipo, quanto accaduto a Roma, «di poco precedente a Gabicce, è importante sia per il ruolo della Capitale, sia per la prassi che apre».


 

«Da tempo abbiamo aperto una interlocuzione politica e tecnica con i sindaci e i loro uffici per ottenere il riconoscimento della doppia genitorialità per tutti i nostri figli e le nostre figlie, sia quelli nati all’estero che quelli nati in Italia. Il nostro obiettivo è arrivare a una uniformità di trattamento in tutto il Paese, che oggi non c’è». Lo afferma, in una nota, la presidente dell’Associazione Famiglie Arcobaleno Marilena Grassadonia.


«La decisione della sindaca di Torino Chiara Appendino, che ringraziamo con tutto il cuore, è stata possibile - aggiunge - grazie all’impegno delle nostre socie, degli attivisti Lgbt, degli avvocati. Voglio ringraziare soprattutto il nostro gruppo legale che, spesso sottotraccia, sta facendo un lavoro enorme con gli uffici per portare avanti le nostre battaglie».


Dopo Torino, è di ieri la notizia della trascrizione di un certificato di nascita con due papà a Gabicce Mare. Anche a Roma è stata portata a termine la trascrizione di un certificato di nascita di una bimba nata in Canada e indicante due papà come genitori.


«La decisione di Roma arriva dopo che - sottolinea - la Corte di Appello si è pronunciata, il 15 aprile del 2018, a favore della trascrizione completa del certificato di nascita canadese di tre bambini, figli di due padri, ordinando agli uffici comunali romani di dare seguito alla richieste dei genitori. Nei mesi e anni scorsi si sono mossi molti altri Comuni nella stessa direzione, tra i più grandi ricordiamo Napoli. Torino però è finora l’unico Comune che ha proceduto al riconoscimento della genitorialità anche per bambini nati in Italia, senza appoggiarsi a un certificato di nascita estero. L’accelerazione di Torino è il frutto di un lavoro di sensibilizzazione lungo anni di cui - conclude - ci sentiamo come associazione primi protagonisti».

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