Morbillo, nei primi sei mesi del 2017 oltre 1.200 i ricoveri in ospedale

Salgono a 3.232, da inizio 2017, i casi di morbillo registrati in Italia, due dei quali letali.

È quanto emerge dal nuovo bollettino, a cura di ministero della Salute e Istituto superiore della sanità (Iss), che aggiorna i numeri dell’epidemia in corso nel nostro Paese. Un’epidemia che non risparmia neonati: ben 192 sono stati quelli colpiti in sei mesi. Mentre sono stati 246 i casi tra gli operatori sanitari, cioè una categoria particolarmente a rischio di contagiare persone con sistema immunitario indebolito.

Quasi tutte le Regioni hanno segnalato casi, ma il 90% dei casi registrati proviene da 7: Piemonte, Lazio, Lombardia, Toscana, Abruzzo, Veneto e Sicilia.

L’età media è di 27 anni, l’89% non era stato vaccinato, il 7% aveva ricevuto una sola dose, il 35% ha avuto almeno una complicanza, il 40% è stato ricoverato, il 16% si è recato in pronto soccorso. Le complicanze più frequenti sono state diarrea, stomatite, congiuntivite, polmonite, epatite e insufficienza respiratoria.

Numeri che hanno fatto guadagnare all’Italia l’inserimento nell’elenco dei Paesi a rischio salute per gli americani che viaggiano all’estero e per cui si raccomanda di andare solo dopo essersi vaccinati.

I casi italiani, infatti, ha rilevato l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), sono il 43% di tutti quelli che si sono verificati nella regione Europea.

Malattia frequente e per questo molto sottovalutata il morbillo ha provocato nei primi due mesi del 2017 già due morti in Italia. Uno risale allo scorso aprile, a Roma, e riguarda una bambina di 9 anni, già affetta da una sindrome genetica. Il secondo pochi giorni fa a Monza, dove a perdere la vita è stato un bambino di 6 anni, affetto da leucemia.

Entrambi non erano vaccinati mentre proprio i bimbi a rischio per particolari patologie, secondo gli esperti, sono quelli per i quali la vaccinazione sarebbe maggiormente indicata. Il morbillo «è una delle malattie più trasmissibili», ricorda l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) sul portale. Il contagio avviene quando il malato tossisce o starnutisce e il periodo di incubazione è di circa 10 giorni.

I primi sintomi sono tosse secca, naso che cola, congiuntivite, con una febbre che diventa sempre più alta.

Successivamente appaiono puntini bianchi all’interno della bocca. Dopo 3-4 giorni, l’eruzione cutanea.

Le complicazioni «sono relativamente rare, ma il morbillo è responsabile di un numero tra le 30 e le 100 morti ogni 100.000 persone colpite».

La vaccinazione in Italia non è ancora obbligatoria, ma viene raccomandata prima del 24/° mese di vita, con successivo richiamo. È però tra i 10 vaccini per i quali il nuovo decreto legge, ora all’esame della commissione igiene e sanità del Senato, introduce l’obbligo per l’iscrizione a scuola.

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